Reggio, il neo segretario del Pd Morabito: "Il partito va rigenerato ascoltando i cittadini"

"Centrodestra chiede dimissioni di Falcomatà? Parlano loro che volevano il pluripregiudicato Berlusconi Presidente della Repubblica"

Via libera per il nuovo corso del Pd in Calabria e in riva allo Stretto. Rigenerazione partita con la designazione di Nicola Irto quale nuovo segretario provinciale, nello scorso weekend la fumata bianca per Antonio Morabito e Valeria Bonforte, rispettivamente nuovo segretario per la provincia di Reggio e per Reggio Calabria.

A pochi giorni dall’investitura, Morabito è intervenuto nel corso del format di CityNow ‘Live Break’ (clicca qui) anticipando le linee guida alla base del nuovo progetto dei dem. Partecipazione è la parola d’ordine.

“Il Pd oggi va rigenerato dopo anni di commissariamento tra Calabria e provincia di Reggio. Stiamo mettendo in campo una campagna di partecipazione per riordinare le fila e riorganizzare il partito sul territorio, invitando i cittadini a condividere idee e progetti tornando a partecipare dopo che si sono sentiti abbandonati negli ultimi anni.

Previste diverse iniziative e il ritorno delle agorà, così come stabilito dal Pd. Attraverso queste iniziative cercheremo di coinvolgere tutti i cittadini e portare un arricchimento alla causa. C’è sinergia e sintonia con il segretario regionale Irto e la neo segretaria Bonforte, come ha detto anche il segretario nazionale Enrico Letta si apre una fase nuova. Ci possono essere idee  e vedute diverse ma poi bisogna trovare una linea comune”, le parole di Morabito.

Secondo il neo segretario provinciale del Pd, è soddisfacente il bilancio riguardo l’operato dell’amministrazione negli ultimi anni. “Priorità per Reggio? I problemi ci sono e sono diversi, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare con determinazione. Il lavoro dell’amministrazione comunale in questi anni è stato positivo, non dimentichiamoci che venivamo da uno scioglimento per mafia”.

Antonio Morabito non entra nel merito delle motivazioni del Processo Miramare pubblicate pochi giorni fa dal Tribunale di Reggio Calabria e condivide la scelta della maggioranza di non dimettersi.

“Da operatore del diritto, per commentare le motivazioni del Tribunale dovrei aver letto per intero le 174 pagine, cosa che ad oggi non ho fatto e che magari mi riservo di fare in futuro.

Dimissioni della maggioranza? Non devono arrivare ad ogni atto. Il centrodestra parla ma avrebbe voluto Berlusconi, pluripregiudicato, Presidente della Repubblica. Al momento della candidatura c’era solo una indagine in corso e nessuna condanna, quindi –evidenzia Morabito- il codice etico non è stavo violato. Le sentenze vanno giudicate solo quando definitive, perchè possono cambiare attraverso i tre gradi di giudizio. Ricordo casi di assoluzioni solo con la Cassazione”.