Reggio, piattaforme e chiringuito per cambiare il volto delle spiagge
Numerose le novità presenti all'interno del nuovo piano spiaggia di Reggio Calabria. Si punta a valorizzare il rapporto con il mare
19 Aprile 2021 - 18:27 | di Redazione
Presentato ufficialmente oggi a Palazzo San Giorgio il nuovo piano spiaggia di Reggio Calabria. ‘Uno strumento rivoluzionario, masterplan del mare’ secondo le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà.
Importante e approfondito il lavoro che è stato svolto nel corso degli ultimi mesi e che avrà ancora un paio di step burocratici (su tutti la conferenza dei servizi) prima di diventare effettivo. Il sindaco Falcomatà però ha sottolineato che si punterà a renderlo concreto entro l’estate del 2021.
Ospite della trasmissione ‘Live Break’ di CityNow, l’assessore Mariangela Cama ha illustrato in sintesi le linee guida alla base del nuovo piano spiaggia, con un focus specifico su quelle che saranno le novità più interessanti per i cittadini.
“Ci sono alcune azioni come l’erosione costiera che necessitano obbligatoriamente di azioni in sinergia con Città Metropolitana a Regione Calabria. Riguardo i chiringuito, saranno in tutto 15 quelli da collocare. In particolare saranno ben 10 quelli da installare nell’ambito 3 (nella zona comprendente Bocale e Pellaro, ndr), assieme a delle piattaforme galleggianti.
E’ un’idea, quelle delle piattaforme, da valorizzare soprattutto nelle zone in cui la spiaggia ha dimensioni ridotte e quindi lo spazio a disposizione diminuisce. Sono previsti anche spazi per lo stazionamento delle imbarcazioni, attraverso forme di collaborazione l’amministrazione farà un bando per coloro a gestire una barca ci sarà possibilità di regolamentare la sosta delle barche, anche attraverso un registro”, sottolinea l’assessore Cama.
Più in generale sulle opportunità offerte dal nuovo piano spiaggia, l’assessore all’urbanistica assicura come sia un punto di partenza per cambiare il volto lungo i 32 chilometri di litorale. “Siamo di fronte ad un lavoro eccezionale. Il Piano di spiaggia dovrebbe regolamentare e disciplinare le aree del demanio marittimo, ma noi siamo andati oltre proponendo uno strumento che offre un quadro conoscitivo ben preciso del nostro tratto costiero che si dipana lungo 32 chilometri di litorale. E’ un punto di partenza fondamentale che ci permette di disegnare un innovativo modello di turismo balneare ecosostenibile“.