Al via il processo a carico di Ciro Russo, l’uomo che tentò di uccidere Maria Antonietta

L'Unione Donne in Italia si schiera parte civile al fianco della donna bruciata viva dall'ex marito


Oggi 27 gennaio 2020 si è tenuta, innanzi al Giudice per l’udienza preliminare del  Tribunale Penale Di Reggio Calabria, Dr.ssa Valentina Fabiani, l’udienza preliminare per il processo a carico del sig. Ciro Russo, imputato nel procedimento penale per il tentativo  di femminicidio commesso nei confronti dell’ex moglie Maria Antonietta Rositani.

L’episodio delittuoso, avvenuto il 13 marzo del 2019 aveva scosso fortemente l’opinione pubblica per la particolare efferatezza e crudeltà del gesto criminale; infatti il Russo dopo essere evaso dagli arresti domiciliari ad Ercolano,  per  maltrattamenti in famiglia, aveva percosso oltre 500 Km per arrivare al domicilio dell’ex moglie, nel giorno fissato per l’udienza di separazione, e darle fuoco con del liquido infiammabile.

Solo la prontezza d’animo di Maria Antonietta che, avvolta dalle fiamme si era rotolata in una pozzanghera, ha impedito che la stessa morisse, ma che l’ha tenuta in pericolo di vita per ben 10 mesi, la, Rositani è tuttora ricoverata presso l’ospedale di Bari dove è stata in terapia intensiva per un lunghissimo periodo, ed ha vissuto momenti di indicibili sofferenze.

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L’Unione Donne in Italia, rappresentata dall’Avv. Stefania Polimeni e l’associazione insieme a Marianna con l’Avv.Caterina Gatto hanno presentato  richiesta  di costituzione di parte civile, in  particolare  l’UDI, Associazione “Unione Donne in Italia ” – costituitasi il I° ottobre 1945, è un’associazione femminile a difesa dei diritti delle donne, di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro e da sempre ha posto il suo obiettivo nella libertà ed autodeterminazione della donna, conducendo battaglie di civiltà a difesa della sua dignità ed emancipazione, con il “preciso intento di “porre in essere attività tese a sostenere il superamento di momentanee difficoltà delle donne che hanno subito violenza per mano di uomini, proprio quegli uomini, mariti, compagni, fidanzati che  considerano  la donna e il suo corpo loro proprietà esclusiva,  arrivando a determinarne  la morte nel caso in cui la donna  decida di porre fine alla relazione.

La cronaca declinata al femminile  ci racconta di vicende familiari di prevaricazione della libertà della donna, di violenza su donne e bambini, di morti annunciate, come testimonia la vicenda che qui ci occupa dove un ex marito violento, già agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia, con ostinazione e premeditazione percorre oltre 500 Km per uccidere la moglie, e la modalità utilizzata, cospargere il corpo di benzina e poi darLe fuoco simboleggia la ferrea volontà di annientare la donna nel corpo e nell’anima, riducendo il corpo della Rositani a una torcia umana.

Il Giudice per l’udienza preliminare ha ammesso la costituzione delle associazioni a sostegno della donna sul presupposto della loro legittimazione a tutelare un interesse delle quali sono portatrici, vale a dire la tutela della donna vittima di violenza e maltrattamenti, interesse leso dai reati contestati al sig. Ciro Russo.

La causa è stata rinviata per la discussione all’udienza del 24 febbraio 2020 o per la scelta di un rito alternativo.

Ancora una volta l’UDI rinnova la sua vicinanza  alla signora Rositani anche in questo difficile momento, per dare voce e risonanza alla sua vicenda, affinché nessuno debba più patire le sofferenze fisiche e morali inferte alla stessa dall’imputato.

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