Reggio, studenti del Liceo Artistico contro la MetroCity: 'Appropriati i nostri spazi'

"Plesso Frangipane dato al Boccioni-Fermi. Progetti Pnrr per 350mila euro fermi perché non abbiamo disponibilità dei locali" così Barbera

Questa volta il dimensionamento scolastico non è la causa della manifestazione di protesta che in queste ore vede protagonisti gli studenti del Liceo Artistico Mattia Preti Frangipane di Reggio Calabria.

Questo il comunicato del comitato studentesco del Liceo:

“Alla luce dell’appropriazione dei nostri spazi da parte di un’altra scuola, gli studenti del Liceo Artistico Mattia Preti Frangipane di Reggio Calabria confermano la messa in atto di una manifestazione che si svolgerà il 3/11/2023 presso l’interno del cortile della scuola, per esprimere il loro disappunto e la loro disapprovazione riguardo a questa decisione”.

Il prof. Antonio Barbera, collaboratore della dirigente, ci racconta qual è la situazione al Liceo:

“Gli studenti stanno facendo una manifestazione tranquilla all’interno degli spazi scolastici, con striscioni e un’assemblea permanente discutendo in merito a quello che la Città Metropolitana ha determinato due giorni fa”.

Studenti Liceo Artistico Frangipane Preti 2

Spiega Barbera:

“Non è una questione che riguarda il dimensionamento, adesso il problema è che noi abbiamo due plessi attigui, il Preti e il Frangipane. Quest’ultimo è stato sottoposto a lavori di ristrutturazione edilizia “strutturale” da quattro anni. Nel momento in cui aspettavano la riconsegna di questi locali, la Città Metropolitana ci ha comunicato che saranno destinati al Boccioni-Fermi, perché loro a loro volta saranno soggetti ad altri lavori di ristrutturazione. Quindi noi, verosimilmente, ci vedremo sottratti questi locali per altri quattro anni”.

Una situazione che comporta sicuramente dei disagi e la necessità di riorganizzare tutta l’attività didattica. Prosegue Barbera:

“Abbiamo dovuto riadattare tutti i laboratori di indirizzo, che sono specifici per il nostro Istituto, ad aule didattiche. Quindi i ragazzi non fanno più, come dovrebbero, l’attività laboratoriale e progettuale: Abbiamo dovuto riadattare altri spazi e abbiamo aule nella sala mostre, in biblioteca, in aula magna. Tutto questo per consentire un minimo di attività didattica”.

Ma il problema non si ferma solo ad una situazione che da emergenziale rischia di diventare ‘norma’: la dirigenza scolastica dell’istituto ha avviato dei progetti finanziati sul plesso in questione. Spiega Barbera:

“La cosa importante è che noi sul Frangipane, sapendo che ce l’avrebbero dovuto ‘restituire’ all’inizio di questo anno scolastico, abbiamo predisposto dei progetti Pnrr che in questo momento non possiamo completare perché non abbiamo la disponibilità fisica dei locali. Tutta una serie di implementazioni tecnologiche finalizzate alla transizione digitale che prevedono l’acquisto di strumentazioni innovative. Il progetto è già in fase di conclusione, abbiamo fatto l’assegnazione alle ditte che devono consegnare soltanto i locali e le strumentazioni. Abbiamo avuto una finanziamento di oltre 350 mila euro“.

Continua Barbera:

“Stiamo per rispondere alla Città Metropolitana che ci ha diffidato dal portare avanti questi progetti. In virtù di questa diffida, arrivata il 30 ottobre con l’altra comunicazione dell’assegnazione dei locali del Frangipane alla Boccioni-Fermi, abbiamo posto il quesito all’Autorità di gestione del Pnrr: ci hanno risposto che noi non dovevamo avere nessuna autorizzazione preventiva da parte della Città Metropolitana, ma semplicemente dovevamo fare un’informativa che noi abbiamo inviato a marzo all’amministrazione metropolitana. Fino alle comunicazioni ufficiali ricevute  il 30 da MetroCity, c’erano state solo interlocuzioni verbali durante le quali avevamo esposto le nostre problematiche. Non ne hanno tenuto conto ed hanno proceduto in questo modo”.