Raccolta firme contro l’Autonomia a Catona, Bonforte (Pd): ‘Presenti ovunque in città’
"Fondamentale proseguire nella raccolta per dare un forte segnale a questo Paese" così il segretario di Sinistra Italiana RC Nicolò
04 Agosto 2024 - 17:37 | Renato Pesce
Prosegue la raccolta firme per il referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata. Nonostante il quorum raggiunto in poche ore, continua la partecipazione ai banchetti sparsi in tutta Italia.
Anche a Reggio Calabria si è costituito il comitato promotore che vede riunite, oltre ad associazioni e movimenti civici, anche le sigle dei partiti di centrosinistra e i cinquestelle. In questi giorni uno stand è stato allestito sul lungomare di Catona, dove ad accogliere e informare i cittadini sulla proposta referendaria sono presenti Valeria Bonforte, segretaria del Partito Democratico di Reggio Calabria, e Francesco Nicolò, segretario di Sinistra Italiana Reggio Calabria, sezione ‘Rosa Luxemburg’.
Ai microfoni di Citynow dichiara Valeria Bonforte:
“Stiamo cercando di essere presenti ovunque nella città, anche con piccole manifestazioni. Vi sono dei doppioni, comunque fa piacere incontrare la gente nelle ore e nei punti più nevralgici. Oggi siamo qua, sul lungomare di Catania in mezzo ai bagnanti, ai nostri concittadini, per poter chiedere loro di firmare. Ma non c’è bisogno neanche di chiedere così tanto, perché sono veramente desiderosi di volere firmare per abrogare questa legge orribile sull’autonomia differenziata. Abbiamo costituito appena qualche giorno fa un comitato, che comunque proviene dal Comitato nazionale, dove ci sono associazioni come l’Ampi, ma la CGIL che ne è promotore, il Partito Democratico, Sinistra Italiana, Europa Verde.
Prosegue la segretaria Pd:
“Ma non dimentichiamoci neanche la Chiesa. Proprio oggi pomeriggio in piazza Duomo c’è una raccolta di firme ove anche firmerà il Vescovo perché la Chiesa italiana e i vescovi, i parroci del meridione si sono schierati perché sanno, sono consapevoli che porterà soltanto povertà ai meridionali ma non soltanto io credo a tutta l’Italia”.
Una ‘stoccata’ al centrodestra della Regione Calabria di Roberto Occhiuto:
“A livello regionale anche noi dobbiamo capire che cosa vuole fare Occhiuto, che cosa vuole fare la destra: che si decida. Certamente dovrebbe dare conto ai propri elettori meridionali e calabresi che hanno creduto in un progetto che è quello della Calabria, che è quello del futuro. Invece con l’autonomia differenziata io credo che ci tagli fortemente le gambe”.
Conclude così la Bonforte:
“Io sono molto positiva e molto contenta perché nonostante non sia una bella occasione, noi invece ne stiamo traendo sensazioni positive perché è un momento in cui nella città di Reggio Calabria tutto il centrosinistra, tutte le associazioni, riusciamo a fare rete, riusciamo a rincontrarci e questo rende tutti più forti. Perché comunque il centrosinistra deve ritrovare più coraggio, più partecipazione e più vicinanza alla gente, che poi è quello che insomma ci contraddistingue. Ieri pomeriggio io ho partecipato a una riunione al Circolo del Partito Democratico di Gallico e già nei primi di agosto ci sarà una raccolta di firme sul lungomare di Gallico, e poi ne seguirà sicuramente in settimana una sul corso Garibaldi. Faremo veicolare i punti dove comunque incontreremo le persone e cercheremo di raccogliere più firme possibile perché questo, oltre alla richiesta di fare un referendum abrogativo, è un’occasione, è un messaggio politico forte verso la destra perché noi non ci facciamo intimorire da questa politica che sicuramente è contro le persone che hanno più bisogno”.
Contento dei risultati fin qui ottenuti anche Francesco Nicolò, segretario di Sinistra Italiana RC.
Dichiara Nicolò:
“C’è stata una grande partecipazione nel Paese, abbiamo già raggiunto il risultato straordinario di 500.000 firme e questo è un segnale di un Paese che vuole restare unito. Contro questo Governo di destra che vorrebbe un un’Italia spaccata, un’Italia di serie A, un’Italia di serie B dove i diritti dei cittadini non vengono garantiti ugualmente al Sud e al Nord. Già in parte sappiamo benissimo questo l’autonomia differenziata esiste. Infatti un cittadino del Sud ha un’aspettativa di vita media inferiore rispetto a un cittadino del Nord. Al Nord ci sono servizi migliori e lo Stato effettivamente investe maggiormente nelle regioni del Nord”.
Conclude il segretario della sezione ‘Rosa Luxemburg’:
“Riteniamo che con questa autonomia, che poi possiamo anche chiamare “secessione dei ricchi”, perché di fatto questa è, la situazione peggiorerebbe drasticamente. Con 23 materie che passerebbero in materia esclusivamente regionale, il Sud sarà tagliato fuori dall’Italia, dall’Europa. Per questo riteniamo che sia fondamentale proseguire nella raccolta firme, per dare un forte segnale a questo Paese, a questo Governo: per dire che l’Italia è una, unita e indivisibile”.