Reggio Calabria saluta un pezzo di storia: addio alla discoteca Maharaja

di Pasquale Romano - Polvere di stelle. Il tempo,

di Pasquale Romano – Polvere di stelle. Il tempo, esattamente come accade con i pezzi mixati durante le serate in discoteca, è accelerato. Reggio Calabria saluta, uno ad uno, pezzi che ne hanno costruito la storia recente in materia di aggregazione, divertimento e nightlife.

Papirus, Limoneto, Pilone, Oasi e Kalura (queste ultime sperano in una riapertura) per diversi lustri hanno allietato le serate di reggini e turisti, presenti in massa. Erano estati bollenti non solo dal punto di vista climatico, che vedevano Reggio Calabria epicentro del divertimento e tra le mete più ambite di tutto il Sud Italia.

Tra le strutture che hanno fatto la storia della città impossibile non ricordare la discoteca Maharaja, punto di riferimento per più di una generazione. Chi non ci è mai stato almeno una volta? Impossibile trovare candidati, più semplice invece andare alla ricerca di ‘habituè’ che negli ultimi 30 anni hanno trascorso parte della propria giovinezza all’interno della discoteca situata a Gallico.

Dopo gli anni di gloria e il lento ma inesorabile declino, il Maharaja negli ultimi tempi è stato aperto ‘a singhiozzo’, in occasione dei veglioni e pochi selezionati eventi. Da tempo si rincorrevano voci di una possibile chiusura definitiva, adesso divenuta realtà.

Il Maharaja cambia pelle e vita. In queste settimane i lavori di profondo restauro, internamente la struttura si presenterà alla riapertura rivoluzionata. Sorprende, e forse mette anche un pò di malinconia, la nuova destinazione d’uso.

Il locale infatti è stato dato in affitto ad un gruppo di imprenditori cinesi, che con ogni probabilità ne farà un esercizio commerciale, con all’interno negozi di abbigliamento e non solo.

Citynow è entrato dentro il cuore del Maharaja per respirarne ancora una volta l’indimenticabile atmosfera, tra ricordi indelebili di un passato che vola via, costretto a lasciare spazio alla realtà odierna.

 

Possono quindi ritenersi fortunati i reggini che, almeno una volta, in questi 30 anni ne hanno varcato la soglia lasciandosi trascinare al ritmo di musica. Che belli erano i tempi del Maharaja….