Reggio - 'Terzo bronzo contemporaneo' a piazza Indipendenza, che fine ha fatto il progetto di Nik Spatari?

A 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi, perchè non rispolverare e realizzare il progetto più che originale del 'terzo bronzo contemporaneo'

Mancano poco più di sei mesi al mezzo secolo dalla scoperta dei Bronzi di Riace. Era il 16 agosto 1972, quando dai fondali del mar Ionio, affioravano le due statue in bronzo.

Bronzi, 50 anni di polemiche tra guerrieri animati, tanga e veli da sposa

In questi 50 lunghi anni, sono nate mille discussioni su come incrementare l’offerta turistica a Reggio Calabria e in Calabria, alla scoperta dei due guerrieri. Decenni di polemiche sulla loro promozione, mai davvero decollata ed adeguatamente affrontata. Attorno alle due statue greche sono nate querelle di ogni tipo che hanno animato l’Italia intera.

E si è discusso soprattutto sul loro spostamento da Reggio. Se farli ‘viaggiare’, tenerli in città, all’interno del Museo o esporli all’aperto. Se separarli o farli ammirare ‘in coppia’. O se ‘avvicinarli’ al loro mare di Riace, spostandoli nella Locride.

Molte le idee, tantissime le reazioni e le questioni scaturite dalle proposte di politici, cittadini, critici d’arte e storici.

L’ultima in ordine di tempo, quella di Antonio Trifoli, sindaco di Riace, di allestire un museo multimediale che ricostruisce i due bronzi grazie alle tecnologie più moderne riproducendoli in tre dimensioni. Tra le polemiche degli ultimi tempi, scaturite da un’idea più che bizzarra, la vestizione in tanga e velo da sposa dei guerrieri attraverso gli scatti del fotografo Gerard Bruneau.

O ancora, facendo un salto all’indietro di dieci anni, l’idea della Regione Calabria dei bronzi animati, protagonisti dello spot promozionale per il turismo: il famoso video ha scatenato un vespaio di polemiche tra favorevoli e contrari.

‘Terzo bronzo contemporaneo’: che fine ha fatto il progetto di Nik Spatari?

Terzo Bronzo Reggio Calabria

Ma c’è una proposta, di qualche anno fa, rimasta nel ‘dietro le quinte’ dei palazzi istituzionali, che oggi, in vista delle celebrazioni a 50 anni dal ritrovamento, assume nuovamente un enorme valore. Parliamo dell’invito avanzato proprio dal sindaco oggi sospeso Giuseppe Falcomatà al noto scultore ed artista calabrese Nik Spatari, deceduto il 25 agosto del 2020.

Nel giugno del 2017 Falcomatà, dopo numerosi incontri chiede al fondatore, insieme a Hiske Maas, del MUSABA – Parco Museo Laboratorio, di presentare un progetto alla Città Metropolitana per la realizzazione di una grande scultura simbolica, anche in riferimento ai Bronzi, da collocare sul lungomare. L’opera si sarebbe realizzata con i fondi Patti per il Sud.

Un’idea coraggiosa, forse troppo visto che è stata presto accantonata, a pochi mesi dalla sua nascita. Nel mese di settembre 2017 Nik Spatari propone il suo ‘guerriero gigante’. Una grande scultura, alta 12 metri, da posizionare al centro di piazza Indipendenza.

Da quella data tuttavia, il sindaco Falcomatà, pur sollecitato, non ha inviato alcuna risposta in merito alla realizzazione fattiva dell’opera, suscitando vivo disappunto in Nik Spatari.

Il terzo bronzo contemporaneo nonostante l’impatto visivo e la collocazione, sarebbe stato non solo agevole nella sua realizzazione, ma avrebbe scatenato la curiosità di migliaia di turisti. Non fosse altro per l’autorevolezza del suo autore che era stato coinvolto e ‘quasi’ incaricato dalla stessa amministrazione.

Si sarebbe trattato di un’opera autentica, profondamente legata al territorio ed incredibilmente originale, che tante ripercussioni avrebbe avuto in termini di pubblicità e ulteriore notorietà per Reggio Calabria e che avrebbe cambiato l’offerta turistica della Calabria.

Da questa idea, nata proprio da un’intuizione del sindaco oggi sospeso Giuseppe Falcomatà, sarebbe nato un terzo bronzo ‘gigante’ targato ‘Musaba‘, ideato di fatto dal team dal noto Museo di Santa Barbara.

Purtroppo però di quel progetto si è persa ogni traccia e nessuno ne mai più parlato.

A pochi giorni dall’inizio del 2002, 50esimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi, si potrebbe forse ripensare al coloratissimo guerriero di Spatari. Ci chiediamo, cosa ne pensano politici, cittadini, critici d’arte e storici?

Nei prossimi giorni raccoglieremo e pubblicheremo le opinioni di tutti nella speranza di poter tramutare il desiderio di Nik Spatari del ‘terzo bronzo contemporaneo’ in realtà.