Reggio - Elezioni comunali, querelle Bombino-Cannizzaro. E anche Ripepi respinge il professore...

Bocciato Bombino, il centrodestra punta su un politico. FI e FdI chiudono la porta alle aspirazioni del prof. E Ripepi traccia l’identikit del candidato sindaco

È ormai un fuoco di fila quello che sta colpendo Giuseppe Bombino.

L’ex presidente del Parco d’Aspromonte da tempo ha offerto la propria candidatura ai partiti dell’area politica più vicina a lui, e cioè a quel centrodestra che ancora orfano di un candidato non ci pensa proprio a prendere in considerazione la proposta di Bombino.

Il professore non resta certo a guardare. Anzi, rilancia. Propone analisi, e riflessioni in un momento in cui il centrodestra reggino rimane immobile. A volte, Bombino reagisce. Forse, o forse no, incurante delle reazioni che genererà la sua coerenza.

Così, prendendo spunto da un articolo apparso su “Gazzetta del sud” che di fatto lo estromette dalla corsa ad una candidatura di area, perché non gradito al deputato Francesco Cannizzaro, uomo forte della coalizione di centrodestra, Bombino replica con argomentazioni che non fanno una piega, ma inaspriscono i rapporti proprio con quell’area politica a cui vorrebbe offrire il petto alla battaglia elettorale.

“Ho più volte pubblicamente chiarito – ha scritto sulla propria pagina facebook – che avrei ritirato la mia disponibilità, mettendomi da canto, qualora l’Area Politica nella quale culturalmente mi riconosco avesse proposto una figura autorevole, capace e prestigiosa alla guida di Reggio; ma a pochi mesi dall’appuntamento elettorale, l’Area Politica che dovrebbe assicurare una alternativa rispetto all’attuale compagine di ‘non governo’, appare confusa, smarrita, disorientata, senza un leader né un programma”.

Insomma, per Bombino “Reggio ha bisogno di un Sindaco, e non può aspettare né le ‘carte della zingara’, né che il nome venga gettato a sorte coi dadi o coi numeri della tombola”. Ma è sul finire del suo intervento che l’ex presidente del Parco non le manda a dire: “Vi è un punto, tuttavia, che merita particolare interesse; laddove, cioè, il giornalista Piero Gaeta scrive: “… e soprattutto perché Bombino non è gradito all’On. Cannizzaro …”.

Non ci è dato sapere se questa affermazione sia frutto di una “interpretazione” giornalistica, oppure se corrisponda al pensiero autentico dell’On. Cannizzaro. Ma, nell’attesa di scoprirlo, penso che ai lettori possa interessare sapere se Giuseppe Bombino abbia mai manifestato l’ambizione di essere annoverato tra le persone “gradite” all’On. Cannizzaro. Forse la Storia ha già fornito la sua risposta… La storia… mia e quella dell’On. Cannizzaro”.

Insomma, parole al vetriolo che certamente non avvicinano le parti. Che, anzi, a stretto giro di posta, con Fratelli d’Italia, si fanno ancora più distanti. Sempre su “Gazzetta del sud”, questa volta è il leader cittadino Massimo Ripepi a prendere le distanze da Bombino, aggiungendo al dibattito, oltre alla solita amara ironia, qualche spunto in più. Infatti chiudendo nel recinto “civico” la figura di Bombino, senza tessera di partito, annuncia che i partiti del centrodestra hanno deciso di convergere su un profilo politico, o male che vada su un magistrato.

Insomma, per il prof di Agraria, trovare un tetto si fa veramente dura. Soprattutto adesso che il centrodestra ha rivelato di avere il suo, o i suoi, assi nella manica.