Reggio Film Fest, Paola Lavini a CityNow: "La Calabria è un set cinematografico naturale"

Il Reggio Calabria Film Fest scalda i motori con un'assoluta protagonista del cinema contemporaneo

Paola Lavini è Nunzia nel film ‘Il matrimonio più sconvolgente della storia’, del regista Demetrio Casile proiettato per la prima volta a Reggio Calabria durante il Reggio Film Fest 2020, dimostra grande attaccamento al territorio calabrese non solo lavorativo ma anche affettivo.

Intervistata da CityNow ha raccontato del suo momento d’oro, del suo percorso lavorativo e dei progetti futuri:


Sono in città perché è un film realizzato a Reggio Calabria, con attori tutti reggini e “riggitani”. E’ un film molto sofferto, molto vissuto, sono contenta la prima sia proprio qui in riva allo stretto. Casile non sapeva fossi calabrese, grazie alla mia capacità di esprimermi in dialetto l’ho conquistato, avevo già questo tipo di propensione grazie ai film ‘Corpo Celeste’ ed ‘Anime Nere’. Io ho iniziato a Palmi, con l’Accademia di Arte Drammatica della Calabria. Sono pronta a settembre per un altro film, questa regione è diventata un importante set cinematografico.

Nel film sono Nunzia la sorella del personaggio interpretato dal grande Giacomo Battaglia, abbiamo dedicato la produzione proprio a lui. Hanno partecipato numerosi reggini denotando molta passione, è un film nato dal basso grazie alla raccolta fondi, un film ‘folle’ nell’accezione positiva del termine, molto colorato. 

Al Globo d’oro sono stata nominata per ‘Volevo Nascondermi’, la mia parte è rimasta impressa per il mio ruolo. Il protagonista Elio Germano è nei panni di Antonio Ligabue, un film che rimarrà nella storia per aver dato risalto al grande pittore.

Conosco oltre ai dialetti, anche molte lingue, grazie a ciò ho recitato in film di vario genere, di recente una produzione con Claudia Cardinale, anche se non dimentico mai la mia origine ‘mediterranea’. 

Amo il territorio reggino, ho qualche parente a Palmi, è una terra meravigliosa – ha ribadito l’attrice emiliana– che adotta i propri figli ed anche quelli “adottivi” come me.