Reggio, continua la battaglia di Minicuci sulle funzioni alla MetroCity

Il già candidato sindaco vicepresidente di un gruppo di lavoro. Mozione approvata anche sulla valorizzazione della cultura ebraica


È una battaglia lunga e tortuosa quella della Città Metropolitana di Reggio Calabria per il conferimento delle funzioni da parte della Regione. Il consigliere comunale e metropolitano Antonino Minicuci, sin dalla campagna elettorale delle amministrative 2020, aveva già messo la questione funzioni in cima alle necessità del territorio.

Minicuci in diverse circostanze aveva sottolineato quanto avvenuto nel 2015, quando il Consiglio regionale calabrese scriveva “che provvederà ad approvare la legge regionale di riordino, in via definitiva entro il 31 dicembre 2015” con una normativa particolare per la città metropolitana di Reggio Calabria. Nel frattempo “la Regione Calabria riassume nell’ambito delle proprie competenze amministrative, tutte le funzioni già delegate alle province”.

“Constatato che il “poi provvederò” del consiglio regionale – ha fatto presente Minicuci – non ha avuto alcun seguito e che, ad oggi, siamo in presenza solo di funzioni delegate dalla Regione alle province ed alla Metro City, ciò avviene in aperto contrasto con quanto previsto dalla legislazione nazionale”.

Gruppo di lavoro per funzioni alla MetroCity

Trascorsi i primi sei mesi (abbondanti) del governo regionale guidato da Roberto Occhiuto, la questione funzioni rimane ancora sul tavolo, irrisolta.

“L’impegno non è stato più mantenuto nonostante sia stato dimostrato, a più riprese, che l’attribuzione delle maggiori funzioni alla città metropolitana di Reggio Calabria ed alle altre province calabresi, avrebbe comportato notevoli risparmi alla regione oltre ad attuare il principio di sussidiarietà verticale previsto dalla Costituzione.

Siamo di fronte ad un notevole ritardo della regione Calabria rispetto a quanto avvenuto per le altre città metropolitane anche perché , successivamente all’approvazione della legge regionale, dovranno essere stipulate tutte le convenzioni attuative con i dipartimenti regionali interessati che, nelle altre regioni, ha comportato un tempo medio di nove mesi”, si legge in sintesi nella mozione presentata da Minicuci e approvata all’unanimità dal consiglio metropolitano.

Costituito un gruppo di lavoro consiliare con l’intento di elaborare un documento “che contenga le maggiori funzioni aggiuntive che la città metropolitana di Reggio Calabria ritiene di dover chiedere alla regione e che si interfacci con le Istituzioni regionali ed i gruppi consiliari regionali affinché si giunga speditamente alla approvazione rapida della legge regionale de quo”.

Presidente del gruppo di lavoro è di diritto il sindaco f.f. Versace, Minucuci il vicepresidente, componenti i consiglieri Fuda e Mantegna in rappresentanza della maggioranza consiliare ed il cons. Conìa in rappresentanza della minoranza. Il gruppo di lavoro, sulla base delle indicazioni che darà il consiglio metropolitano, elaborerà una serie di funzioni aggiuntive da chiedere alla regione. Al gruppo presieduto dal sindaco f.f. Versace il compito di “attivare tutte le iniziative atte a creare un movimento di opinione che spinga il consiglio regionale ad approvare in tempi rapidi la legge”.

Minicuci: “Valorizzare cultura ebraica”

Anche il tema della valorizzazione della cultura ebraica ha fatto parte del programma elettorale di Minicuci nella corsa a sindaco di Reggio Calabria fermatasi al ballottaggio con la rielezione di Giuseppe Falcomatà.

La mozione presentata da Minicuci, approvata all’unanimità dal consiglio metropolitano, vuole favorire la rinascita della cultura dell’ebraismo nella provincia di Reggio Calabria sulla base di alcuni punti tematici. Tra i punti principali: una politica del ritorno e dell’ accoglienza in favore degli ebrei, la valorizzazione dei siti archeologici ebraici, formare le aziende del Food che possono accedere alla certificazione Kosher, informare gli albergatori che possono accedere alla stessa certificazione per favorire l’accoglienza degli ebrei, promuovere una politica economica di partenariati con le migliori startup israeliane, incentivare i rapporti scientifici e di confronto tra le università reggine e le omologhe israeliane, organizzare convegni e dibattiti su temi di attualità, costante confronto con la Business Community ebraica.

“Il consiglio metropolitano ha riconosciuto il ruolo fondamentale per il mezzogiorno d’Italia avuto dagli ebrei nonché le radici storiche della loro presenza nel rispetto dei principi e i limiti fissati dall’articolo 8 della Costituzione Italiana e delle norme che regolano i rapporti con le confessioni religiose. In ragione delle reciproche tradizioni occorre elaborare programmi per il rilancio di una politica di rivisitazione dei luoghi e dei momenti di cultura ebraica, ma anche parlare con i rappresentanti delle comunità ebraiche nazionali ed internazionali su possibili collaborazioni in campo agricolo, turistico e commerciale e di possibili insediamenti produttivi in questo territorio”, si legge nel documento approvato all’unanimità.