Reggio, nuova vita per piazza Garibaldi. Sudano a CityNow: “Sarà un parco archeologico permanente”

L'idea è quella di creare un 'parco archeologico' che possa coinvolgere cittadini e turisti. Come diventerà piazza Garibaldi? Ce lo spiega il dott. Sudano


E’ la piazza più grande della nostra città e presto avrà nuova vita.

Finalmente arriva l’ok dalle istituzioni e da oggi in poi si attende solo l’apertura del cantiere con l’inizio dei lavori per la realizzazione del progetto della Soprintendenza.

L’idea è quella di creare un ‘parco archeologico permanente‘ che possa coinvolgere cittadini e turisti. Nove i milioni di euro previsti che permetteranno di dare dunque un nuovo volto all’intera area.

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Dopo l’autorizzazione paesaggistica della Provincia e l’approvazione in giunta comunale del bando di gara, adesso si attende l’inizio dei lavori, previsti per i primi mesi del 2020.

“Il progetto della Soprintendenza è stato suddiviso in due parti – spiega Fabrizio Sudano, direttore della Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e del Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria – La prima area riguarda lo scavo archeologico ed interessa la parte vicino l’edicola ed il secondo invece prevede la riqualificazione dell’intera piazza”.

Un doppio binario che ha permesso di spostare i soldi dal progetto del parcheggio inizialmente previsto (idea ormai abbandonata) a quello rivolto alla valorizzazione degli scavi e dell’intera piazza.

“C’è sempre stato un buon dialogo tra Comune e Soprintendenza. Cosa prevede nel dettaglio il progetto? Ci sarà un’occasione pubblica in cui presenteremo ufficialmente il progetto. In generale, dall’angolo del McDonald’s e fino alla statua di Garibaldi verrà effettuato uno scavo che permetterà di scendere a livello dei ritrovamenti. Solo dopo aver effettuato lo scavo capiremo, in base a quello che troveremo, cosa lasciare a vista”.

Cosa si nasconde ancora in quell’area? In che modo si estende l’area archeologica e quali i ‘vicini di casa’ del ritrovamento del 2016? Le risposte a queste domande usciranno fuori solo dopo aver scavato. Solo allora sarà possibile capire nei dettagli come muoversi e come ‘modellare’ il progetto.

Di sicuro la volontà della Soprintendenza e la visione della piazza è quella di una grande area pedonale a partire dalla stazione con la realizzazione di un sottopasso.

“Il progetto, in accordo con le Ferrovie, prevede l’eliminazione del passaggio di macchine di fronte alla stazione attraverso un sottopasso ma sono i ritrovamenti archeologici che danno indubbiamente valore alla piazza. L’edicola verrà spostata verso sud a spese del Comune e rimarrà sempre sul Corso”.

Dall’inizio dei lavori, ci vorranno nove mesi per l’estensione dello scavo e in base a quello che si trova si modellerà il progetto della Soprintendenza.

Il futuro della piazza è dunque ancora tutto da plasmare e gli eventuali altri ritrovamenti detteranno non solo i tempi ma anche il modo in cui verranno eseguiti i lavori.

Reggio avrà finalmente una piazza ideata per essere vissuta pienamente, nel totale rispetto del patrimonio culturale presente e con un costante sguardo rivolto al passato che aumenterà, di certo, l’orgoglio reggino.