Reggio, progressi sul vaccino antitumorale Tspp. Il dott. Correale a CityNow: "Vi spiego tutto. La ricerca porta qualità e risparmio"

A Reggio Calabria è stata già avviata un'importante fase di ricerca scientifica sul vaccino antitumorale. Il dott. Pierpaolo Correale ci spiega a che punto è la ricerca

“E’ il lavoro di una vita”. Esordisce così il dottor Pierpaolo Correale, primario di oncologia agli Ospedali RiunitiBianchiMelacrinoMorelli” di Reggio Calabria, in merito agli sviluppi della sperimentazione clinica del farmaco antitumorale “Tspp”.

Un lungo lavoro nato nel 2005 grazie agli studi del dott. Correale e della professoressa Mariagrazia Cusi in collaborazione con il dott. Luigi Pirtoli.

“Il Tspp (Thymidylate synthase poly-epitope peptide) è un farmaco biologico della classe dei vaccini antitumorali e quindi terapeutico. E’ cominciato tutto nel lontano 2005 quando abbiamo brevettato il vaccino nei laboratori dell’Università di Siena e dell’Aou senese, brevettato dallo stesso Ateneo. Lo abbiamo prima testato in vitro e poi sui topiumanizzati‘. Da questo primo studio il vaccino è risultato molto attivo e per nulla tossico. Da lì è partito il vero e proprio studio. L’analisi e l’intero lavoro è stato diviso in tre fasi.  Un primo step effettuato sul solo vaccino, un secondo sul vaccino insieme ai farmaci immunostimolanti ed infine l’analisi di studio del vaccino insieme alla chemioterapia. Lo studio era aperto ai soli pazienti che avevano già fatto tutte le terapie standard ma che avevano almeno tre mesi come aspettativa di vita”.

Il lavoro è cominciato il 27 marzo del 2011 e terminato nel 2013. Il farmaco è stato sperimentato su 52 pazienti e dall’analisi fatta è emerso che il vaccino non era affatto pericoloso. Dai dati preliminari  si scopriva che aumentava la sopravvivenza dei pazienti con tumore del colon allungandola fino ai 16 mesi. Diversi ricercatori ed esperti di terapie immunologiche del colon, provenienti da tutta Italia, hanno analizzato poi, su richiesta dell’università senese, l’intero lavoro con risultati alla mano, valutando lo studio con ottimi risultati.

“Eravamo così pronti per la cosiddetta ‘fase 2‘ – spiega il dott. Correale – includendo più pazienti con caratteristiche omogenee per dare così risposte concrete e confermare i risultati clinici ottenuti di ‘fase 1‘”.

Succede però che mentre si preparava la documentazione necessaria alla ‘fase 2’, dopo aver vinto il concorso, il dott. Correale viene trasferito a Reggio Calabria. Nel frattempo l’associazione ARCO (Associazione Ri-Uniti Calabria Oncologica) con sede a Sant’Agata di Esaro (CS), per impedire che scadesse il brevetto, ha proposto il pagamento delle spese dello stesso brevetto per supportare la ricerca spontanea. A Reggio dunque sarà possibile continuare i progressi scientifici del vaccino antitumorale Tspp, in collaborazione con l’Università di Catanzaro (dott. Tagliaferri), Siena (prof.ssa Cusi) e Roma.

Stiamo mettendo su una task force nazionale per riprendere lo studio di ‘fase 2′. Se tutto va bene saremo operativi per l’estate. E’ importante sottolineare che il lavoro che ci ha visti impegnati in tutti questi anni rappresenta solo un passo importante dal punto di vista della ricerca ma rimane un ‘passo’. E’ una bella sperimentazione ed è la prima volta che in Italia un ricercatore si porta dal laboratorio alla clinica ma non è un farmaco ‘magico’.

E’ la prima volta che un’associazione di familiari di pazienti oncologici contribuisce a finanziare un brevetto, contribuendo cosi attivamente alla sperimentazione clinica e allo sviluppo di un farmaco. Infine il dott. Correale stimola le istituzioni ad un maggiore interesse legato alla ricerca scientifica.

“Vorrei invitare la Regione Calabria a prestare più attenzione alla ricerca clinica. Porta qualità e risparmio. Ci auguriamo che nei prossimi anni, la Calabria, tagliata fuori da tutti gli studi clinici, possa avere un ruolo di crescita nell’ambito della ricerca clinica oncologica”.