Regionali, il Csx scopre la calma. Il candidato non arriva: Tridico resiste, Occhiuto sorride
E' ancora stallo, solito tris di nomi in alternativa all'eurodeputato dei 5 Stelle. Il nome del candidato che sfiderà Occhiuto alle urne arriverà la prossima settimana. Tutto può ancora succedere...
14 Agosto 2025 - 20:08 | di Pasquale Romano

Prima l’ombrellone e il riposo, poi le elezioni in Calabria. Tra i numerosi dubbi, i rumors che si rincorrono frenetici e i tanti interrogativi, c’è almeno una certezza. Il nome del candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria arriverà dopo Ferragosto. C’è ancora tempo, almeno secondo i partiti che formano la coalizione, anche se in realtà guardando il calendario, non è esattamente così.
Lunedi 18 agosto è il giorno da evidenziare in rosso, in quella data potrebbe arrivare la tanto attesa fumata bianca e l’ufficialità che 96 ore prima sembra ancora lontana. La questione rimane ferma ai nastri di partenza, praticamente a quando Occhiuto ha annunciato la volontà di dimettersi e ricandidarsi.
Pasquale Tridico è il nome prescelto dalla coalizione, il centrosinistra però non aveva fatto i conti con la resistenza del diretto interessato. Anche nelle ultime ore, secondo quanto raccolto, l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle ha confidato ad amici e colleghi che la sua posizione non cambia, e non ci sarebbero margini per farlo desistere.
Anche una promessa\deroga del partito di Giuseppe Conte, che preveda in caso di sconfitta alle urne contro Occhiuto di poter rimanere a Bruxelles invece che vestire i panni di consigliere regionale di opposizione, non dovrebbe bastare. Almeno salvo clamorosi colpi di scena.
‘Il nome di Tridico è ancora in campo, non ha preso una decisione definitiva. La comunicherà subito dopo Ferragosto. Alternative al suo nome? Non all’interno dei 5 Stelle, almeno secondo noi. In quel caso la nostra idea è quella di proporre agli alleati di coalizione la candidatura del sindaco Giuseppe Falcomatà”. Questo il virgolettato che si può incollare a quasi tutti gli esponenti dem calabresi (comprensibilmente schierati al fianco del primo cittadino), nelle chiacchierate telefoniche di questi giorni.
Nel centrosinistra reggino, trapela qualche malumore da parte di alcuni consiglieri comunali, i quali vorrebbero maggiore piglio e decisione da parte del Pd calabrese, nel portare al tavolo nazionale con forza la candidatura di Falcomatà (o anche del senatore Nicola Irto), invece di un traccheggiare aspettando le indecisioni del Movimento 5 Stelle.
Doveroso considerare le idee e le proposte di tutti i partiti e le forze, anche minori, di centrosinistra in questo complicato tavolo che dovrà portare all’individuazione del candidato presidente alle regionali in Calabria. La verità però è che lo stallo che si sta vivendo è soprattutto frutto del balletto ‘tocca a me indicare il candidato’, ‘no, tocca a me’ tra Pd e 5 Stelle successivo al no di Tridico.
Fonti romane aggiungono poi un’altra narrazione, ovvero che i vertici nazionali del Pd sarebbero d’accordo con il lasciare al Movimento 5 Stelle la casella della Calabria, anche in assenza di Pasquale Tridico candidato. Una verità possibile, che si scontra però con i fatti: come mai allora non sono arrivate sino a oggi fumate bianche rispetto alle ipotesi -sempre targate 5 Stelle- Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico?
Baldino – o in alternativa Anna Laura Orrico – per il Movimento 5 Stelle, Giuseppe Falcomatà per il Pd, Flavio Stasi per Avs: rimangono questi i 3 nomi sullo sfondo, da opporre al preferito di tutti (ma non da sè stesso) Pasquale Tridico.
Per il momento, nella confusione che anima i partiti di centrosinistra in Calabria, Occhiuto e il centrodestra sorridono. Il ritardo infatti complica i piani di tutti gli aspiranti consiglieri (uscenti o meno), i quali senza un candidato presidente, non possono concretamente prendere in esame l’ipotesi di una candidatura e avviare la campagna elettorale.
Tempo che scorre tutto a favore del governo uscente, mentre il centrosinistra appare smarrito, ingabbiato da infinite riunioni, tavoli, call, telefonate…e anche chilometrici messaggi vocali che finiscono in pasto alla stampa, alimentando i sospetti che la situazione sia tutt’altro che serena.
Tutto può ancora succedere, tranne l’andare oltre il 18 agosto. Se per quella data il centrosinistra non ufficializzerà il nome del candidato presidente in Calabria, a quel punto potrebbe pure spuntare la suggestiva idea di abbandonare la contesa prima ancora dell’inizio e assegnare la rielezione ad Occhiuto senza il fastidio di dover affrontare campagna elettorale ed elezioni….