"Una rivoluzione culturale". Regione Calabria per l'8 marzo dedica una legge alle donne

Obiettivi della Legge il pieno riconoscimento della parità di genere, l’occupazione femminile e l'eliminazione del divario retributivo tra uomini e donne

La Calabria celebra l’8 marzo, Giornata internazionale della donna, con una seduta speciale del Consiglio regionale e la consegna di mimose alle donne dell’Assemblea.

All’ordine del giorno dei lavori un solo punto: la proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale su “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l’occupazione femminile”. Legge successivamente approvata nel corso del consiglio.

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Princi: “Una rivoluzione culturale per la Calabria”

A presentare la proposta di legge la vice presidente della giunta regionale, Giusy Princi, il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso e le donne presenti all’interno del consiglio (assente Amalia Bruni per impegni).

Princi ha sottolineato come si tratti di una ‘pagina importante’ per la Calabria, con un solco tracciato oggi e che dovrà rappresentare un nuovo sentiero, fatto di attenzione e proposte in favore dell’universo femminile.

“La legge è stata sostenuta da tutto il consiglio in modo trasversale. La Calabria aveva un gap datato, oggi si dota di uno strumento normativo che vuole incidere sui dati dell’occupazione femminile che vedono la nostra regione agli ultimi posti in Europa.

Sono previsti incentivi importanti alle aziende che assumono donne, vogliamo azzerare il divario salario e contrattuale. Il focus della legge -evidenzia Princi- è il lavoro che deve essere il presupposto di una indipendenza economica della donna. Ci trasciniamo da troppo tempo un retaggio culturale figlio di stereotipi e pregiudizi che hanno causato divari tra uomo e donna”.

La vice presidente della giunta regionale ringrazia tutte i consiglieri donna “per il prezioso contributo offerto nella stesura della legge. la giunta, il presidente Mancuso e tutti i colleghi di maggioranza e di opposizione. La Calabria, attraverso questa legge, vuole gettare le basi per una rivoluzione anche culturale”.

L’impianto normativo della legge regionale non è attualmente supportato da linee economiche: “Attingeremo a importanti risorse comunitarie che andranno a incentivare l’imprenditoria femminile, di cui 40 milioni dai fondi Pnrr. E’ stato scelto di pubblicare bando oggi, data simbolica dedicata a tutte le donne”.

Mancuso: “Giornata importante, basta disparità”

Il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, assicura che la Regione Calabria ha intenzione di alzare l’attenzione riguardo tutte le disparità che riguardano l’universo femminile, senza tralasciare anche i casi di violenza e mobbing sui luoghi di lavoro.

“Oggi è una giornata importante per la Calabria. D’accordo con l’assessore e vice presidente Princi abbiamo voluto che questa legge fosse portata in consiglio proprio oggi, nel giorno dedicato alle donne. A poco servono le rivendicazioni della minoranza. Sarà complicato ma dobbiamo mettere un punto fermo su questa disparità e differenze che non devono più esistere.

Vogliamo attenzionare il problema e cercare di mettere in campo tutti quegli strumenti per far crescere le percentuali di occupazione femminile e anche limitare le violenze verso le donne nei luoghi di lavoro. Stiamo pensando anche a risorse finanziare dei bilanci regionali e fondi strutturali comunitari da poter utilizzare”, assicura Mancuso.

La Legge regionale n. 43/ 12 segna oggi, una “Pietra Miliare” su cui la Regione Calabria getterà le basi per il pieno riconoscimento del ruolo delle donne, soggetti nelle Istituzioni, nel mondo del Lavoro. Lavoro inteso come leva per la libertà e per l’autonomia delle donne come base per la trasformazione del welfare, dell’organizzazione del lavoro, dei tempi, del rapporto tra i generi nell’organico dei compiti.

Obiettivo primario della Legge è il pieno riconoscimento della parità di genere in tutte le sue declinazioni, l’occupazione femminile e la retribuzione del divario retributivo tra uomini e donne.

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