Didattica a distanza, Spirlì sui social si schiera a tutela delle famiglie calabresi

Il presidente Spirlì racconta del ricorso al Tar sull'ordinanza scuole e si schiera con fermezza con la didattica a distanza

“Tuteleremo fino all’ultimo il diritto alla salute dei nostri ragazzi”.

Posta così il presidente facente funzione Spirlì la sua ultima diretta Facebook dove denuncia pubblicamente le continue accuse mosse nei suoi confronti da molti genitori per la chiusura delle scuole.

Spirlì sulla dad: “Il mio decreto nasce a tutela della salute di tutti”

Quello che il presidente Spirlì mostra con orgoglio durante la diretta Facebook sono gli incartamenti del ricorso al TAR sulla denuncia di molti genitori che non vogliono aderire alla didattica a distanza bensì si schierano per il rientro a scuola.

La nuova ordinanza del presidente della Regione arriva in seguito al comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica e in considerazione del Monitoraggio fase 2 del Ministero della Salute”, relativo ai dati della settimana 21-27 dicembre (2020), che ha evidenziato, tra l’altro, un Rt puntuale pari a 1,09, compatibile con uno scenario di tipo 2.

“Ci sono molti genitori, quelli che dicono che i loro figli devono andare a scuola e non devono rimanere a casa non hanno ancora capito la situazione e non meriterebbero la didattica a distanza”.

Il ricorso al Tar

“Questo ricorso al TAR, prosegue il presidente, è l’ennesimo ricorso che viene presentato in questa regione contro un’ordinanza che vuole tutelare la salute, non solo dei ragazzi, ma anche dei loro familiari, delle persone deboli o malate che vivono nelle nostre case. Io sono pronto e questa volta sarà veramente una lotta. Per cui ho già dato mandato ai legali di occuparsi di questa vicenda perché è veramente oltraggioso e scandaloso questo braccio di ferro con molti genitori.

Io mi auguro che i magistrati sappiano leggere le carte e si ricordino della scritta che loro stessi espongono sulle pareti delle aule di giustizia, ‘La legge è uguale per tutti”.

“Questa non è la mia ordinanza, è anche la vostra”

Nino Spirlì

“In questo momento siete anche voi, continua Spirlì rivolgendosi agli oltre 2mila follower della diretta, a dover difendere questa ordinanza anche attraverso i social. In modo civile e democratico ovviamente ma ricordate che non è la mia ordinanza è la vostra, non è una mia presa di posizione. È una difesa a sostegno dei ragazzi, della loro salute. In un momento in cui le percentuali dei contagi ci mettono in una posizione che oscilla fra zona arancione e zona rossa.

Se il CTS Nazionale ha detto al Governo che in Calabria non si può andare a votare, non si possono fare campagne elettorali, raccolta delle firme, presentazione delle liste, porta a porta, comizi, convegni e quant’altro e qui stiamo parlando di azioni fra adulti, incalza il presidente, come può essere che fra adulti certe cose non si possono fare e ai giovani possiamo consentire assembramenti o spostamenti con i pullman per recarsi a scuola? Come può essere possibile?!”.

“Docenti ed allievi in sinergia”

Didattica A Distanza

“Questa è una situazione che sta mettendo a durissima prova tantissime persone. Io sono il primo, insieme ad altri Governatori, a combattere con ricorsi che portano diversi genitori al TAR per la riapertura delle scuole, ma non mi importa. Faremo lavorare ancora di più magistrati che dovrebbero occuparsi di altro, ma non mi importa perché la salute viene prima di tutto. La didattica a distanza i nostri ragazzi la stanno seguendo benissimo. Docenti ed allievi stanno lavorando in perfetta sinergia.

Ormai i nostri giovani fanno di tutto con il telefonino quindi perché non anche studiare? Non è il collegamento di qualche ora al giorno che crea loro dello stress. Ditemi piuttosto cosa può succedere se i ragazzi si contagiano nel tragitto casa scuola e portano il virus nelle loro case? Andremo fino al Consiglio di Stato se sarà necessario. Perché i denuncianti non decidono di apparire nei vari mezzi di comunicazione mettendoci la faccia?” conclude il presidente Spirlì.