Rifiuti, Falcomatà annuncia una soluzione alternativa: 'Dalla Regione tutto tace, noi siamo al lavoro'

"La spazzatura dalle strade la togliamo e quella è molto più facile da rimuovere rispetto ad altri ambienti"

“Aiutatemi a fare in modo che il dibattito rifiuti non diventi terreno politico”.

È questo l’ultimo appello lanciato dal sindaco Falcomatà durante la consueta diretta serale di ieri, domenica 24 maggio. Dopo un lungo discorso sulla Fase 2, il primo cittadino è tornato, inevitabilmente, sulla questione che, da settimana, infiamma gli animi della comunità reggina: la spazzatura.

“La situazione al 24° giorno di mancata raccolta è la seguente: avete presente il gioco dell’oca o il monopoli? Se sei sfortunato può capitare di dover pescare la carta “imprevisti” e ripartire dal via. Ecco, noi adesso siamo in questa sorta di gioco strano. Ieri, è stata estratta la carta ripassa dal via. Ieri, ci è stato comunicato che riapre la discarica di Crotone. Sembrerebbe un muppet’s show, se non fosse per la tragicità della questione.

La volontà della Regione, sin dall’inizio di questa vicenda era quella di non consentire la riapertura della discarica privata. Questa è l’unica cosa di chiaro c’è stata fin dall’inizio. Ma, adesso, tutto sembra essersi ribaltato”.

Giuseppe Falcomatà racconta infatti cosa è accaduto a Catanzaro, quando con altri sindaci della Città Metropolitana si è recato alla Regione per ottenere maggiori risposte e risultati.

“Dopo esserci riuniti, noi sindaci siamo andati a Catanzaro dove non siamo stati ricevuti nè dalla Presidente, nè dall’assessore ma da un Capo Gabinetto ed un Capo Dipartimento. Durante questo incontro ci viene detto “Forse avete ragione. I quantitativi per Reggio non sono abbastanza”. Non dimentichiamo che Reggio è quella più penalizzata tra le province della Calabria. Ci viene quindi comunicato che, per l’occasione (e non so per quanti giorni ancora), viene riaperta la discarica di Crotone.

Effettivamente nell’ordinanza firmata qualche giorno fa non c’era l’apertura di Crotone, bensì quella di Celico. Quest’ultima discarica è di proprietà della stessa famiglia che ha in gestione anche Crotone. A questo punto, possiamo dire che il privato non lascia, ma raddoppia. Perchè da 0 discariche private, che era l’intenzione dell’ordinanza, passiamo a due impianti privati che oggi lavorano sul territorio regionale”.

Durante la sua diretta, il sindaco da un’importante comunicazione ai cittadini:

“Da domani, forse, riprenderà la raccolta dei rifiuti organici nella quantità di 60 tonnellate (più o meno la metà di quello che solo il Comune di Reggio Calabria produce giornalmente). Quindi, il problema non si risolve, non riusciremo a garantire neanche il servizio ordinario e raccoglieremo la metà di quello che abbiamo prodotto in un giorno, mentre l’altra metà continuerà a rimanere in strada”.

E sull’ipotesi ‘Puglia‘, il primo cittadino prova a ironizzare con un ben poco celato velo di amarezza:

“Vieni a scaricare in Puglia, Puglia, Puglia. Questa era notizia di venerdì. Sapete bene che dal numero fornito dalla Regione Calabria non abbiamo avuto risposte fino a domenica mattina, quando (credo) un dirigente pugliese ha risposto alla nostra chiamata. Durante questa conversazione ci è stato comunicato che, forse, a partire dalla prossima settimana, potremo scaricare 50 tonnellate a Lecce e 50 in un’altra città (Conversano).

Quindi mentre Reggio va a scaricare a Conversano, gli altri con noi non conversano. Noi abbiamo chiesto perchè il Comune più lontano dalla Puglia deve andare a scaricare lì? Domanda che non ha avuto risposta. Perchè non è possibile fare un pò ciascuno? Questi costi in più che dobbiamo sostenere per andare in Puglia chi li sostiene? Bho. Possiamo sapere ed evitare che i cittadini paghino in più rispetto a questa programmazione scelta dalla Regione Calabria. Noi dall’assessorato all’ambiente noi abbiamo ascoltato queste parole: ‘State tranquilli la nostra idea è quella del mutuo soccorso’. Ora noi qui soccorso non ne abbiamo visto. Ed anzi, forse, la Città Metropolitana per poter accollarsi questo trasporti dovrà accendere un mutuo.

Tanti di voi mi chiedono ‘quindi siamo destinati ad avere la spazzatura in casa? A non vedere mai la nostra città pulita?’. Vi rispondo ‘assolutamente no’. Stiamo lavorando giorno e notte per trovare soluzione alternative e per forzare la mano in modo tale che vengano attivate il più presto possibile. Non dovete pensare che la situazione sia fuori controlli, non dipendiamo solamente dagli altri che, anche in questo caso, noi abbiamo lavorato sodo e abbiamo individuato metodi alternativi di cui vi parlerò magari nella prossima settimana. La spazzatura dalle strade la togliamo e quella è molto più facile da rimuovere rispetto ad altri ambienti”.