Movida, aiuti agli imprenditori e fondi ai Comuni. Falcomatà: 'Facciamo vedere chi siamo'

"Lasciamo le cattive abitudini nella fase 0 e cerchiamo di migliorarci" le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà

Nella serata di ieri, domenica 24 maggio, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha parlato ai cittadini attraverso una nuova diretta. Impossibile non parlare di fase 2, ad una settimana dalla ripresa delle attività. A Reggio Calabria, così come in molte altre città italiane è accaduto ciò che era prevedibile, la gente si è riversata in casa, complici il bel tempo e la reclusione forzata degli ultimi mesi.

“Ieri è stato il primo vero e proprio weekend della Fase 2. Tantissime persone in giro a Reggio Calabria non sono un dato del tutto negativo. Vuol dire che la gente è tornata, per affetto, a vivere i locali della movida. Bene, ma non benissimo perchè sicuramente potremo fare molto meglio e molto di più.

Nella fase 1 ci siamo detti che da questa situazione saremo usciti migliori ed io ne sono ancora certo. Però dobbiamo abbandonare le brutte abitudini che avevamo prima. Questa mattina i nostri operatori Avr si sono trovati uno spettacolo non edificante. Già siamo combinati male con le discariche chiuse e la raccolta ferma quasi da 1 mese. Potremmo , quindi, evitare di aggravare il problema. Lo scenario di piazza Duomo è la fotografia di ciò che c’era in giro sabato sera. Una distesa di bottiglie di vetro sul Corso Garibaldi”.

Le immagini hanno fatto il giro dei social lasciando sgomenta ed indignata una comunità che, già quotidianamente, deve combattere con i rifiuti. Il primo cittadino nel suo appuntamento live ha ribadito:

“Non va affatto bene, diamoci una regolata cerchiamo soprattutto in questa fase in cui la città è sporca, per i motivi che già conosciamo, di non aggravare la situazione. Una bottiglia di vetro non è solo spazzatura può diventare un’arma, può creare disordine pubblico. E noi non vogliamo questo per la nostra città. Vogliamo impegnarci al massimo per vivere l’estate e la ‘normalità’ che ci è concessa. Lasciamo le cattive abitudini nella fase 0. Se non lo facciamo tutto quello che ci siamo detti fino ad ora sono solo cazzate. Cerchiamo di migliorarci”.

COSA ACCADRÀ QUESTA SETTIMANA

Il sindaco illustra ai cittadini il programma dei primi giorni della settimana

“Insieme ai consiglieri ed alla giunta comunale andremo a Ortì, nel museo della seta di Filippo Sorgonà. Vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte: in questa città non c’è spazio per i codardi, non c’è spazio per i vigliacchi, per la ‘ndrangheta. Queste persone devono essere messi ai margini della società. Noi, dal canto nostro, non possiamo rimanere inermi. Qualcuno di molto importante affermava che “La mafia uccide e il silenzio pure”. Non stiamo zitti, dobbiamo far vedere che ci siamo in tutti i modi possibili.

Filippo è una persone che crede nella nostra città e che ha investito tantissimo in essa. Visitare il suo museo vuol dire riscoprire le bellezze della nostra terra e ci permette di dire ‘grazie’ a questi poveretti che non sanno che hanno alzato l’attenzione. Invito tutti i concittadini a visitare il museo della Seta. Riscopriamo storia della nostra città con un panorama che non ha eguali, visitiamo il monastero, una passeggiata nel borgo e poi facciamo vedere da che parte stiamo”.

Dopo il messaggio di solidarietà a Filippo Sorgonà, il primo cittadino passa invece ad occuparsi dei commercianti:

“Domani scade il bando per l’occupazione del suolo pubblico. Siamo riusciti, con il decreto rilancio, a strappare la Tosap gratuita fino al 31 ottobre raddoppiando lo spazio. Invito chi non ha ancora fatto richiesta a presentarla entro domani. Grazie alla rimodulazione dei PON siamo riusciti a trovare dei soldi per le nostre imprese. Un grazie all’assessore Marino.

Con queste risorse riusciremo a dare dei contributi a fondo perduto proporzionati alla grandezza e ad al fatturato delle singole imprese. Siamo consapevoli che si può e si deve fare ancora di più. Noi sindaci delle città metropolitane abbiamo scritto al presidente Conte perchè quello che è previsto all’interno del decreto è una vera elemosina. Noi non giochiamo a mercanteggiare. Pensate che il governo tedesco ha stanziato 54 miliardi per i Comuni.

In questo modo noi non garantiamo la chiusura dei bilanci, non rischia solo Reggio Calabria che è già in difficoltà, ma anche le città più grandi. I sindaci nella fase 1 si sono presi grandi responsabilità pretendiamo considerazione anche nella fase 2. Non è il governo che rischia di saltare, se non si cambia rotta saltano le città e salta l’italia”.