Reggio, l’eterno dramma dei rifiuti: città dai tre volti. In attesa della ‘svolta’
E’ vero, la situazione è migliorata, soprattutto nel centro città, ma le innumerevoli micro discariche in numerosi quartieri, testimoniano come il problema non sia stato ancora risolto
12 Dicembre 2024 - 18:57 | di Vincenzo Comi
Rifiuti a Reggio Calabria. Proviamo a fare il punto su uno dei temi che interessa maggiormente i cittadini.
Alla vigilia della presentazione di Ecologia Oggi (domani l’annuncio delle attività di raccolta), la ditta che circa sette mesi fa è subentrata a Tecknoservice, si presenta alla città.
L’attuale periodo che vive la maggioranza dei reggini non è positivo, se pensiamo alle innumerevoli micro e macro discariche presenti tra le vie della città. E Reggio si presenta oggi agli occhi di turisti e cittadini, con due facce, anzi tre.
Rifiuti a Reggio, i tre volti della città
C’è la Reggio del centro storico, in cui la situazione non è affatto drammatica. Anzi. Gli operatori di Ecologia Oggi ritirano i mastelli con puntualità, le strade adiacenti ai palazzi istituzionali appaiono perlopiù pulite e i ‘fortunati’ cittadini residenti nel cuore della città vivono oggi il tema rifiuti in una condizione serena. Tra le vie centrali il fenomeno delle micro discariche sembra infatti arginato.
C’è poi la Reggio degli altri quartieri, non propriamente centrali, in cui il ritiro dei mastelli avviene a singhiozzo o ancora peggio non avviene affatto. Infine c’è la Reggio della periferia, completamente abbandonata a se stessa. Illusa e ingannata da continue promesse da marinaio, i cittadini che vivono nelle aree lontane dal centro non conoscono di fatto la parole ‘differenziata’. Centinaia le famiglie e decine i condomini delle periferie in cui regna il caos. Interi quartieri che versano incredibilmente in una condizione di impotenza e debolezza.
E così sono diverse le zone invase dai rifiuti. Sui marciapiedi, accanto le scuole, dentro i capannoni abbandonati e fin dentro le case.
Rifiuti in città: le zone più critiche e nuovo piano di raccolta
Dall’ultimo nostro report la situazione appare più che chiara. Le aree di Modena, Sant’Anna, Gebbione, Sant’Agata, Santa Caterina, Viale della Libertà, Pentimele, Archi, Gallico, Arghillà e Mosorrofa, immortalate dalle nostre telecamere mostrano il peggio. Così come le zone collinari.
Nella mattinata di domani conosceremo il nuovo piano di raccolta. Una nuova fase che, secondo quanto riportato da chi ci amministra, dovrebbe segnare la ‘svolta’. Conclusa la lunga fase di rodaggio di Ecologia Oggi, si spera davvero in un cambio di rotta che possa dare più tranquillità e più respiro soprattutto alle periferie. La nuova sfida, l’ennesima della gestione Falcomatà, perché possa essere vinta, dovrà vedere adesso tutti gli enti coinvolti veri protagonisti in un percorso di vero coinvolgimento della città e dei reggini .
Perchè sentirsi coinvolti e pienamente partecipi, così come fatto in passato, è la sola strategia utile.
Senza la collaborazione del cittadino infatti, anche il migliore dei piani di raccolta, sarebbe desinato al fallimento.