Wedding, fissata la data per la ripartenza. Le regole da rispettare

Vaccino o tampone per gli invitati, di cui non si conosce ancora il tetto massimo. Le regole per la ripartenza del settore wedding

Gradualità. La parola che sembra guidare il Governo Draghi nella gestione della pandemia. Dal 26 aprile ad oggi, l’esecutivo nazionale ha lavorato per una ripartenza fatta di innumerevoli tappe. Una scelta dettata dalla prudenza, il Premier nei suoi discorsi ha sempre parlato infatti di “rischi calcolati”, ma anche dalla necessità di dare agli italiani qualche concessione, come ad esempio, quella per i matrimoni.

Riparte il settore dei matrimoni

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi nella giornata di ieri, lunedì 17 maggio, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo modifica i parametri di ingresso nelle “zone colorate”, secondo criteri proposti dal Ministero della salute, in modo che assumano principale rilievo l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonché il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Inoltre, nelle “zone gialle” si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche.

Dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso”.

Le regole da rispettare

Palazzo Chigi al termine della Cabina di regia sulle riaperture, ha reso nota una road map delle riaperture che è stata approvata all’unanimità con il decreto legge del 17 maggio. Il settore dei matrimoni dovrà attendere ancora qualche settimana prima di poter ripartire e, nel farlo, dovrà comunque osservare regole ferree.

Primo fra tutti, il green pass. Gli invitati dovranno essere in possesso del “certificato verde” per dimostrare di aver concluso il ciclo vaccinale, di essere guariti dall’infezione con certificato rilasciato dalla Asl o dal medico di base o di aver effettuato nelle 48 ore precedenti un tampone. Non è ancora chiaro il numero di invitati.

Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore“, il protocollo ricevimenti prevede una distanza fra i tavoli di almeno due metri. L’eventuale buffet deve essere somministrato da personale addetto e gli ospiti non devono toccare i cibi esposti. Il self service è consentito solo in caso di monoporzioni. Regole anche per musica e ballo nel corso del ricevimento. I gruppi musicali – in assenza di barriere anti droplet sui microfoni – dovranno distanziarsi di almeno tre metri dal pubblico. Il ballo è consentito solo all’aperto e ogni invitato dovrà avere 1,2 metri quadrati a disposizione. I balli in spazi al chiuso sono consentiti solo in zona bianca, garantendo una superficie di due metri quadrati a persona. E il ricambio dell’aria del locale andrà potenziato.