Il femminicidio sarà punito con l’ergastolo: arriva il ‘si’ del Senato al nuovo reato nel codice penale
Ergastolo per chi uccide una donna per odio o dominio di genere: arriva il nuovo articolo 577-bis nel codice penale
24 Luglio 2025 - 07:36 | Comunicato Stampa

Roma 22-10-2014. Senato-Aula: comunicazioni del Presidente del Consiglio Renzi sul Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. Nella foto Aula del Senato durante la seduta
Il Senato ha approvato all’unanimità, con 161 voti favorevoli, il disegno di legge che introduce nel codice penale il nuovo reato di femminicidio. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera dei Deputati.
Viene istituito il nuovo articolo 577-bis del codice penale, dedicato specificamente all’omicidio di una donna “in quanto donna”, riconoscendone così il carattere strutturale e sistemico della violenza di genere. L’obiettivo è rafforzare la tutela penale nei casi in cui il movente del delitto sia legato al genere della vittima, andando oltre le aggravanti generiche.
Un nuovo reato autonomo nel codice penale
Si introduce una fattispecie autonoma di omicidio, punita con la pena dell’ergastolo, per “chiunque cagioni la morte di una donna, commettendo il fatto con atti di discriminazione, di odio o di prevaricazione, ovvero mediante atti di controllo, possesso o dominio verso la vittima in quanto donna”.
Il reato è considerato integrato anche quando l’omicidio avviene:
- in seguito al rifiuto della donna di instaurare o mantenere un rapporto affettivo;
- come atto diretto a limitare le sue libertà individuali.
Il disegno di legge prevede inoltre una deroga al limite massimo di 45 giorni per le intercettazioni nei casi più gravi di violenza contro le donne, al fine di rafforzare gli strumenti investigativi a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine.
“Accolgo con particolare soddisfazione l’approvazione all’unanimità, in Senato, del disegno di legge di iniziativa governativa che punta ad introdurre il delitto di femminicidio come reato autonomo nel nostro ordinamento. L’Italia è tra le prime Nazioni a percorrere questa strada, che siamo convinti possa contribuire a combattere una piaga intollerabile”,
ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, ringraziando tutte le forze politiche.
“Dare un nome ai fenomeni è importante non solo per i singoli casi ma anche perché le leggi fanno parte della cultura di una Nazione. Tipizzare il reato di femminicidio significa riconoscere la specificità di un fenomeno per prevenirlo e contrastarlo con più efficacia”,
ha affermato la ministra Eugenia Roccella, titolare del dicastero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
“Sapere con cosa abbiamo a che fare è un passo fondamentale per combattere questa piaga. L’Italia, fra i primi Paesi a tipizzare il reato di femminicidio, è ancora una volta un esempio per il mondo”,
ha concluso Roccella.
Fonte: AGI