Il romanzo di Giovanni Suraci “Era fame di vita” alla XVI fiera della piccola e media editoria di Roma

Si svolge a Roma dal 6 al 10 dicembre la sedicesima edizione della fiera della piccola e media editoria dal titolo "Più' libri più liberi"

Si svolge a Roma dal 6 al 10 dicembre la sedicesima edizione della fiera della piccola e media editoria dal titolo “Più’ libri più liberi”.  La manifestazione è stata organizzata nel nuovo edificio dell’ Eur, chiamato “Nuvola Fuskas” che con i suoi 8000 posti complessivi e un Auditorium in ciliegio capace di accogliere 1800 persone, è una realtà che opera con successo nel mercato mondiale dei congressi e dei grandi eventi, grazie ad eccellenti caratteristiche funzionali e a un valore sia artistico che architettonico molto forte.

La nuova sede garantisce un aumento degli editori partecipanti e un ambiente più agevole e comodo per i visitatori: i metri quadrati espositivi dedicati agli editori sono passati da 2.000 a 3.500.

Un intero piano di 5.000 metri quadri ospita invece gli spazi comuni e gli stand collettivi. In questa edizione sono  tantissimi gli autori italiani e stranieri presenti tanto  che la Presidente dell’evento, Anna Maria Malato  ha dichiarato  “Essere qui nella -Nuvola di Fuskas-, sancisce la crescita che aspettavamo da anni – Il programma è cresciuto, gli editori sono aumentati e siamo orgogliosi del lavoro che è stato fatto”.

Tra gli editori calabresi è presente “la Città del Sole” di Reggio Calabria che espone, tra l’altro, il romanzo di Giovanni Suraci  “Era fame di vita”.

Il libro che era già stato presentato al “Salone del libro di Torino”, racconta di una Calabria autentica e totalmente diversa rispetto allo stereotipo ormai generalizzato e diffuso di una terra senza storia e senza valori  di riferimento. La trama che si sviluppa a Santo Stefano in Aspromonte all’inizio degli anni ’60 descrive luoghi e condizioni di vita  ispirati da un contesto  sociale imperniato sull’ orgoglio di sentirsi protagonisti di un cambiamento epocale e sulla dignità di camminare a testa alta nonostante la miseria e le difficoltà economiche presenti nell’immediato dopoguerra.

Il romanzo è un affresco di luoghi e personaggi sui quali ci si sofferma con limpidezza descrittiva e viva emozione sino a renderli “familiari”, tanto da affezionarsene.  E’ così che l’Autore, con sentimento ed impegno, regala ai protagonisti che nella Storia prendono identità e corpo, l’eternità del loro caldo ricordo e, per alcuni aspetti, anche quella del loro essere esempio.

Si tratta di un percorso di vita  fatto a stanze, tutte preziosamente affrescate, in cui la chiave di ciascun capitolo, introduce al  continuo susseguirsi di fatti, persone, tradizioni popolari ed incantevoli descrizioni ambientali doviziosamente dettagliate che fanno da cornice al racconto. Sono proprio queste scenografie ad affascinare suscitandone il desiderio di un tuffo nei sensi, nel ricordo ancestrale di visioni, suoni, odori, sapori ed evocazioni tattili. Giovanni Suraci, autore del romanzo, ha dichiarato ” di essere particolarmente soddisfatto di partecipare all’importante evento che ha l’obiettivo di diffondere la lettura in un periodo storico in cui, purtroppo, si registra una fuga dai libri in quanto il 60% degli italiani non legge, con punte di maggiore disaffezione proprio nel Sud Italia.

Quest’anno poi la Fiera del libro di Roma acquista un significato ancora più rilevante in quanto ha come tema centrale -la legalità-, argomento sul quale, oggi più che mai, è utile soffermarsi per approfondire, soprattutto per noi calabresi, tutti gli aspetti connessi”.

In un periodo infine  di scambi di doni natalizi, l’idea di regalare un buon libro è senz’altro utile per modificare un trend negativo che bisogna assolutamente fermare con l’aiuto delle famiglie e soprattutto dell’insegnamento scolastico. Ciascuno di noi può fare molto per investire in questa ricchezza, perché una delle risorse, anche economiche, più durevoli e promettenti del nostro Paese e della Calabria in particolare  è proprio la cultura.

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