Reggio, Rosy Canale condannata per calunnia: incolpava l’ex avvocato di averla diffamata

L’ ex paladina antimafia indagata per truffa, aveva querelato il suo avvocato accusandolo di averla difesa in maniera infedele

Il giudice monocratico del Tribunale di Reggio Calabria, Fabio Lauria, condanna Rosa Canale, detta Rosy, 50 anni, a due anni di reclusione per calunnia ed a risarcire la parte civile con una cifra da liquidarsi in separata sede.

L’ ex paladina antimafia indagata per truffa, aveva querelato il suo avvocato accusandolo di averla difesa in maniera infedele. Le indagini hanno portato a ribaltare i fatti e  mentre, a settembre 2015, la querela sporta da lei è stata archiviata, quella sporta dall’avvocato è finita con la condanna di colei che lo accusava.

Una vittoria su tutta la linea da parte dell’ex avvocato della Canale, Giancarlo Liberati, difeso dall’Avvocato Luca Barillà di Reggio Calabria.

Rosy Canale incolpava l’ex avvocato di averla diffamata, di averla difesa in maniera infedele e di averle chiesto soldi con la minaccia di abbandonare la sua difesa nonostante l’ammissione al gratuito patrocinio.

Nella sua querela la Canale – all’epoca indagata nel procedimentoInganno” (per il quale è stata condannata a 4 anni in primo grado e prosciolta per prescrizione in appello) – affermava di avere inviato una mail a Liberati nella quale, dopo avere lamentato inadempienze professionali nel difenderla, lo sollevava dal mandato. Secondo la Canale, il suo avvocato non le forniva alcuna risposta, ma inviava un fax alla Procura dicendo che lui rimetteva l’incarico poiché si era incrinato il loro rapporto di fiducia.

Il legale, secondo le ricostruzioni della Canale, avrebbe contattato l’Ansa per inoltrare una nota stampa nella quale dichiarava che abbandonava l’incarico perché «non aveva condiviso i ripetuti attacchi della Canale ai magistrati, anche sui social network, nonostante l’avessi tante volte esortata a evitarli».