La salute mentale e i suoi disturbi, perchè insorge il disturbo mentale?

Nuovo appuntamento sulle nostre pagine con il prof. Zoccali dell'Istituto di Neuroscienze. Tutto sui disturbi mentali

Per rispondere in modo semplice a questa domanda, è sufficiente fare riferimento alla modalità con cui viene costruito un edificio che prevede tempi e modalità operative diverse.

Inizialmente sarà necessario un progetto, successivamente bisognerà definire i materiali utilizzati, ad esempio il tipo di cemento e di ferro. La fase di costruzione, oltre al tipo dei materiali utilizzati e alla validità del progetto, sarà condizionata dall’assenza di eventi negativi, ad esempio agenti atmosferici più o meno violenti ed eventuali scosse sismiche. Se tutto procederà adeguatamente, sarà necessario infine eseguire il collaudo che prevede il controllo della stabilità dell’edificio che è correlata alla vulnerabilità e resilienza.

La vulnerabilità sismica è la predisposizione della costruzione ad andare incontro a rotture, guasti, deterioramenti e crolli. La resilienza è la capacità di un materiale di resistere ad un urto, assorbire l’energia anche deformandosi temporaneamente e, successivamente, restituirla tornando alla forma originale.

Un edificio, nel tempo, potrà andrà incontro a degrado e ad un possibile crollo da un lato, per l’azione degli agenti atmosferici e degli eventi sismici, dall’altro, per la sua vulnerabilità e resilienza subordinate al progetto e ai materiali utilizzati.

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Se ad esempio in un edificio crolla parte dell’intonaco, ci chiederemo se la causa è da imputare al materiale scadente o all’eccesso di pioggia, se l’edificio crolla dopo una scossa sismica ci chiederemo se la causa è da attribuire all’intensità del sisma o alla fragilità della struttura. Progetto, materiali, modalità di costruzione e ambiente esterno (agenti atmosferici e sisma) possono essere riportati, ovviamente con le dovute differenze, ad un qualsiasi organo del nostro corpo quale ad esempio il pancreas e il cervello.

Il pancreas ha la funzione di produrre insulina. Se un soggetto ha geneticamente un’elevata vulnerabilità, è possibile che insorga il diabete e la patologia sarà condizionata dal tipo di alimentazione e di vita più o meno sedentaria e dalla presenza o meno di obesità. Se facciamo riferimento al cervello il problema diventa estremamente più complesso. Tale organo ha la caratteristica di essere molto plastico e, a differenza di un edificio che, anche in presenza di eventi atmosferici estremamente negativi, durante la fase di costruzione mantiene le linee strutturali definite dal progetto, la “costruzione” del cervello, che definiamo neurosviluppo, programmata geneticamente, si modifica in corso d’opera, in base al “peso” della componente genetica e delle esperienze di vita, inclusi possibili traumi, soprattutto presenti nei primi anni fino alla tarda adolescenza.

Perché insorge il Disturbo mentale?

L’insorgenza del Disturbo dipende dalla convergenza di tre fattori:

  1. – La struttura cerebrale che ha una sua vulnerabilità determinata, come già detto, dal peso genetico e dalla gravità delle esperienze negative.
  2. – Gli eventi traumatici, gli eventi di vita avversi e lo stress correlato all’ambiente familiare, lavorativo, sociale, ecc.
  3. – L’Interpretazione degli eventi che acquistano differente significato in base a narrazioni, preconcetti, e pregiudizi.

La vulnerabilità genetica, per quanto riguarda i Disturbi Mentali, ha un ruolo determinante. Gran parte delle patologie mentali sono condizionate da tale vulnerabilità che ovviamente ha un peso differenziato da un soggetto all’altro: più il peso genetico è elevato, più il soggetto può andare incontro ad un disturbo anche in presenza di eventi esterni banali. Di contro un peso genetico poco significativo, necessita di eventi traumatici elevati per fare insorgere il disturbo. In questa dinamica gioca, infine, un ruolo importante l’interpretazione degli eventi, a sua volta determinata dalle esperienze acquisite in precedenza e dal contesto socio culturale in cui vive il soggetto.

Ritornando all’esempio in premessa, un’ulteriore riflessione si rende necessaria a completamento dell’argomento e facciamo riferimento al tipo di danno che possiamo riscontrare in un edificio. Il danno di una costruzione può riguardare l’intonaco, i cornicioni dei balconi, un ascensore che non va a velocità adeguata, può interessare anche gli stessi pilastri e compromettere la stessa abitabilità. Stessa cosa per quanto riguarda il cervello. Il disturbo può fare riferimento a problemi relazionali, a un disadattamento lavorativo, alla presenza nella mente del soggetto di narrazioni che condizionano l’adattamento sociale e in tal caso è compromesso il versante “funzionale” di pertinenza della psicologia clinica, può interessare la struttura neurobiologica e richiedere un intervento farmacologico e/o di stimolazione magnetica transcranica.

E’ comunque importante ribadire che, a differenza di un edificio, la complessità e plasticità del cervello fa sì che una disfunzione psicologica abbia un correlato biologico che potrebbe richiedere un supporto farmacologico e, di contro, un’alterazione neurobiologica, oltre ai farmaci, richiedere un intervento psicoterapico.