Salvini a Reggio: “Non dobbiamo sbagliare niente. Ora serve un sindaco all’altezza”

Il leader della Lega ringrazia eletti ed elettori: “La Calabria ha bisogno soprattutto di voi”. E sulla legalità: “Dove c’è un procuratore come Gratteri io ci sono”

La scena si ripete ancora. Come diverse settimane fa, l’area attorno al luogo dove si svolgerà l’intervento del leader della Lega, Matteo Salvini, è letteralmente paralizzata. Si teme, forse, qualche contestazione. Ma la campagna elettorale è finita, e anche i contestatori hanno riposto le armi. Fila insomma tutto liscio nella serata che Salvini ha deciso di dedicare al ringraziamento per il risultato ottenuto con il voto del 26 gennaio scorso. Novantamila voti, per lui, sono un orgoglio. Un risultato storico. Che ha portato dentro Palazzo Campanella ben 4 consiglieri. “E’ una grande responsabilità” dice elencando le priorità illustrate in campagna elettorale: Lavoro, infrastrutture, sanità, turismo, agricoltura, legalità, sicurezza. Ma Salvini non si accontenta di aver vinto, “di aver preso 90 mila voti, non mi accontento dei quattro consiglieri, degli assessori e di quello che ci sarà. Ogni volta che verrò in Calabria voglio trovare qualcuno che mi dica ho fatto bene a votare Lega. E vogliamo parlare e convincere con i fatti il mezzo milione di calabresi che non hanno votato. È questo. È difficile la vita del leghista. Nella prossima vita – scherza – faccio quello del Partito democratico, è più comodo. Vai in televisione e anche se non fai un accidente sei un genio, i cattivi sono gli altri”.

Il leader della Lega glissa invece sulle questioni politiche. “Non abbiamo parlato di assessorati, ancora non ci sono gli eletti” risponde ai cronisti che gli chiedono anche dell’impegno del carroccio in vista delle comunali di Reggio: “Ci saremo, avremo la nostra lista e mi piacerebbe che ci fosse un candidato sindaco all’altezza, magari anche senza tessera di partito in tasca. Ma ci saremo anche a Crotone, e Castrovillari”.

Niente di più. Anche se non è poco, considerata la situazione di stallo attuale che vorrebbe la scelta del candidato sindaco affidata a Fratelli d’Italia.

Poi Salvini si dedica al popolo leghista che lo aspetta all’interno del cine teatro Odeon, straripante di entusiasmo per il capitano. Introdotto dal commissario regionale Cristian Invernizzi, Salvini invita eletti e non eletti sul palco: “Adesso bisogna meritarci la fiducia dei 90 mila calabresi che hanno scelto la Lega. Adesso ci sono 5 anni di lavoro, la festa è durata qualche ora, e quello che abbiamo promesso durante la campagna elettorale deve diventare un sacro impegno e quindi i futuri assessori regionali e i consiglieri regionali dovranno stare in ufficio quanto serve ma soprattutto in mezzo alla gente, nelle strade, negli ospedali, nelle fabbriche”. Salvini sa che il compito che spetta al centrodestra e quindi alla Lega è diffcile, ma non si tira indietro: “Qua si eredita un disastro, che però non può essere una giustificazione. I calabresi hanno punito il Pd, il suo nulla e le sue chiacchiere, li hanno mandati a casa. Noi in cinque anni dobbiamo ricostruire mattone dopo mattone una splendida terra andando a rimediare agli errori commessi che non devono essere un alibi. Qua occorre un piano rifiuti, occorre uscire dal commissariamento in Sanità dove c’è un buco da 3 miliardi di euro, e non ci metteremo un quarto d’ora”.

Dopo aver promesso alla platea festante che tornerà, impegni permettendo, una volta al mese, “poi però riprendetevi per mano la vostra splendida terra e riportiamo al centro il lavoro, la bellezza e la ricchezza”.

Legalità e … giudici

Salvini ricorda alla platea di essere andato a rendere omaggio “a nome di tutti i calabresi e di tutti gli italiani” al Comando dei Carabinieri di Vibo Valentia “che hanno fatto una pulizia di ‘ndranghetisti senza precedenti”, e ribadisce: “Dove c’è la ‘ndrangheta la Lega c’è per prenderli a bastonate”. Applausi scroscianti per lui, che sottolinea: “Dove c’è un procuratore come Gratteri io ci sono, perché questa terra ha bisogno di pulizia, di onestà, di legalità e di trasparenza”. Poi l’attacco: “Ci sono procuratori che rischiano la vita combattendo la ndrangheta e ci sono giudici che vogliono mandare a processo Salvini. Ognuno interpreta la giustizia come meglio crede”. Mercoledì prossimo, d’altra parte, il Senato voterà per la richiesta: “Farò esattamente – avverte – quello che ho fatto per difendere il nostro paese e i nostri figli”. Poi, ricorda che nel week end di San Valentino tante città della Calabria saranno presidiati dai gazebo della Lega, pronta a tesserare i calabrese al costo di 10 euro. “Non possono processarci tutti, non possono condannarci tutti”.

L’esortazione e l’appello

“La battaglia del 26 gennaio è stata una bella battaglia vinta – dice tra gli applausi -. Ma è solo l’inizio. Non pensate di aver finito la vostra opera di cambiamento avendo votato Lega. La Calabria non ha bisogno di noi, ma soprattutto di voi perché il cambiamento della Calabria dovrete portarlo avanti voi”. E aggiunge: “Vorrei che gli eletti, ma anche i non eletti, i dirigenti, i militanti, i sindaci e i cittadini teneste ben presente che la Calabria è la prima grande regione del sud dove democraticamente il popolo ha chiesto alla Lega prendeteci per mano e dimostrateci cosa sapete fare. Ogni giorno non dobbiamo sbagliare niente. Anche perché per qualcuno vincere le elezioni è un punto di arrivo, per noi è un punto di partenza”.