Sanità regionale nel mirino della Cisl, Giordano: ‘Collaborazione assente anche nell’emergenza’

La segretaria generale della Funzione pubblica incalza: 'Direttori e Commissari comincino a dare il buon esempio'

“E’ veramente triste accorgersi una mattina che non c’è collaborazione tra i vertici che dovrebbero ‘insieme’ e nell’interesse collettivo individuare e condividere soluzioni per la Sanità Calabrese. Ed è veramente pericoloso se non si percepisce la responsabilità di dover gestire il difficile presente, aggravato in questo momento dalle emergenze nazionali e mondiali dettate dal pericolo di contagio da coronavirus COVID-19. Ancor di più se non si avverte l’impellenza di ripianare e mettere a posto un pregresso di inefficienze e disorganizzazioni stratificatisi nel tempo, nell’incuria generale”.

Lo sostiene in una nota dai toni polemici Luciana Giordano, segretario generale della Cisl Fp, che ricorda come gli anni passino, i commissariamenti si avvicendino, le infiltrazioni malavitose e gli sprechi restino, la spesa aumenti e solo i calabresi fortunati vanno a curarsi fuori Regione.

Insomma il quadro dipinto dalla segretaria della Cisl Fp è quello di una sanità allo sbando, che prende le mosse dalla denuncia della scorsa settimana da parte del Direttore del dipartimento della Tutela della salute della Regione Calabria che aveva sostenuto come non esista collaborazione con i Direttori e i Commissari: “Non si ha la maturità di instaurare un’interlocuzione proficua fra i vari livelli del SSR calabrese in una logica di “insiemi”  che devono individuare la via della sintesi rispetto alle innumerevoli e croniche disfunzioni e disarticolazioni trasformate ormai in emergenza sanitaria. Figuriamoci se si ha la coscienza di beneficiare dell’apporto e del contributo delle Forze Sociali, che esprimono la voce dei lavoratori e degli operatori sanitari che, solo per smisurato senso del dovere e professionalità, sapranno ancora una volta affrontare da soli ogni tipo di situazione eccezionale”. Da qui l’appello alla collaborazione da parte di tutti gli attori deputati alla gestione del Sistema sanitario regionale: “E’ necessario – argomenta Giordano – che ognuno dia il buon esempio, attivando ogni sinergismo, mostrando professionalità e buona volontà, munendosi di umiltà e spirito di sacrificio”.

Insomma, bisogna fare in fretta, perché “I calabresi sono stanchi della mancanza di tutela della loro salute, sono stanchi di pagare il contributo più alto per il risultato più scarso, sono stanchi di passerelle infruttuose, sono stanchi del disinteresse e della litigiosità dimostrate finora. Sono stanchi, dunque, di vedersi affidare per l’ennesima volta a soggetti che – conclude Luciana Giordano – sono ben lungi dal raggiungere quei tanto auspicati obiettivi di risanamento organizzativo, finanziario ed etico”.