Calabria, 'chi arriva, ritorna': Santelli invita a pranzo Fontana e Bonaccini

"Capisco le preoccupazioni dei cittadini, ma ora del turismo abbiamo bisogno"

“Chi arriva, ritorna” è questo lo slogan lanciato dal Presidente Jole Santelli in un’intervista a Repubblica.

Il Governatore della Calabria, negli ultimi giorni, non ha fatto segreto delle sue intenzioni: accogliere i turisti d’Italia e del mondo nella sua regione.

“Fare una vacanza da noi significa anche aiutare una delle regioni più povere d’Europa”.

Dalle parole del Governatore traspare la voglia di ripartenza di un’intera regione che, fortunatamente, è stata colpita solo ‘marginalmente’ dal virus e, che ora, si trova quasi al contagio zero. C’è da ricordare che Jole Santelli ha preso le redini della Regione proprio qualche settimana prima dell’inizio della pandemia, ma non si tira indietro dal confronto con i suoi colleghi:

“Le regioni sono un’istituzioni impopolare, simbolo di sprechi. Con un ruolo più attivo possiamo avvicinarci ai cittadini e conquistare la forza di trattare con il governo centrale. Fontana e Bonaccini, vi aspetto a casa mia. Antipasto facoltativo: crostini di ‘nduja o sardella; gnocchi di patate della Sila, braciole di maiale, patate ‘mpacchiuse, salame e formaggi. Cucino io, e ho anche un menù vegetariano a base di melanzane, verdure grigliate e sott’olio. Ma basterebbe la cipolla di Tropea”.

La Calabria, d’altronde, si sa è una terra in cui i prodotti tipici la fanno da padrone.  Forse non tutti sanno che la Calabria ha 780 km di coste. Due mari, tre parchi naturali, microclimi e prodotti d’eccellenza. Montagne, colline e borghi.

“La Calabria, il blu Calabria, le sue tradizioni, la sua cultura, le sue bellezze, rassicurano ed attraggono. C’è solo un rischio, quello di ingrassare. Con le giuste misure di prevenzione in partenza, il mio invito è rivolto a tutti: venite in Calabria. Dobbiamo dare un messaggio di ottimismo intelligente. Con le giuste misure di prevenzione possiamo puntare ad un’estate di serenità. Sono ripartite le prenotazioni dall’estero, i segnali sono positivi”.

Jole Santelli prosegue:

“Capisco certe preoccupazioni dei nostri concittadini, ma ora del turismo abbiamo bisogno. Finiamo in prima pagina solo per la cronaca nera, abbiamo un problema di reputazione. Siamo gelosi dei nostri luoghi, non sappiamo venderci, ma siamo molto ospitali”.

Fonte: Repubblica