Scadenze federali, il presidente Cardona: ‘La Reggina vuole pagare, ma…’

Termine ultimo per assumere una decisione è stasera. Vedremo come andrà a finire

Cardona

Ultime ore per sapere come andrà a finire. Continuano le interlocuzioni tra la Reggina ed il Tribunale di Reggio Calabria. L’obiettivo è quello di ottenere delle eccezioni rispetto alle norme imposte sulla richiesta di ristrutturazione del debito che si va a sovrapporre così come si era anticipato, alle scendeze federali. Secondo quanto ha riferito il presidente Cardona nel corso della sua intervista a Videotouring, la Reggina ha chiesto di poter pagare e rimane in attesa di una risposta. Di seguito alcuni dei passaggi più significativi del massimo dirigente: “E’ offensivo verso Saladini sentire, come detto da qualcuno, che la società non aveva pagato gli stipendi. Le gestioni precedenti avevano accumulato un debito importante, ricordiamo tutti quello che è accaduto negli ultimi 10 anni.

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Saladini ha rilevato una società con una montagna di debiti e, come consentito da una legge dello Stato, ha voluto procedere con la ristrutturazione del debito accollandosi una somma spaventosa. Questa Reggina non ha debiti con nessuno e ha rispettato tutte le scadenze. C’è una interlocuzione aperta con il Tribunale, preannuncio oggi che la Reggina chiederà di pagare ma per ogni cosa serve l’avallo del Tribunale.

Impedimento nel poter pagare? Va chiarito, probabilmente è un modo per tutelare i creditori e tutte le scadenze. Se ci saranno sanzioni, faremo le nostre valutazioni ed eventualmente ricorreremo rispetto a decisioni ritenute ingiuste. Noi vogliamo essere rispettosi di tutto e tutti, ma non possiamo essere tirati da una parte dalla giurisdizione giuridica e dall’altra dalla giurisdizione sportiva”.