Reggio, i maturandi incontrano l'ass. Nucera: le richieste e il punto sulla situazione

"I ragazzi non vogliono più la dad, ma pretendono di tornare in classe in sicurezza". Le parole dell'assessore all'istruzione del Comune di Reggio Calabria

Una delegazione di maturanti, questa mattina, ha chiesto un incontro con l’assessore all’istruzione, Lucia Anita Nucera. Il rappresentate di palazzo San Giorgio ha accolto la richiesta ed ha ascoltato quelle che, secondo gli studenti, sono le esigenze da soddisfare prima di far ritorno in classe, vista la particolare situazione epidemiologica in cui si trova la città di Reggio Calabria.

I maturandi reggini incontrano l’assessore Nucera

“I casi nella Città Metropolitana sono molti elevati. Mentre a livello nazionale la curva scende, Reggio Calabria sembra essere in controtendenza”.

Sono le parole dell’assessore Nucera che ha illustrato l’attuale situazione epidemiologica cittadina in riferimento alle scuole:

“Ovviamente i numeri che arrivano dalle scuole sono molto alti. Il 14 di gennaio abbiamo fatto un monitoraggio tra istituti comprensivi e di secondo grado per avere il resoconto dei soggetti positivi tra il personale e gli alunni. Ad oggi i casi sono triplicati, probabilmente perché essendo in dad i genitori non hanno dato comunicazione della positività ma, previsto il rientro in classe da parte del Tar, sono stati costretti a farlo”.

Oltre al monitoraggio, la task force comunale, riunitasi lo scorso 14 gennaio, ha ascoltato le istanze di presidi reggini.

“Il 95% dei dirigenti scolastici era presente alla convocazione – ha detto Nucera. La voce unanime era quella che pregava l’amministrazione di tenere chiuse le scuole. Per questo motivo l’amministrazione ha scelto di prorogare l’ordinanza di sospensione dell’attività didattica in presenza fino a giorno 22. Ciò fino a quando un gruppo di genitori ha fatto ricorso al Tar per la riapertura. Le sentenze, ovviamente, vanno rispettate e non commentate”.

Le richieste degli studenti per il ritorno in sicurezza

Una cosa è certa, i ragazzi hanno voglia di tornare fra i banchi, ma hanno intenzione di farlo in assoluta sicurezza. Da qui le richieste presentate all’assessore prima e al sindaco f.f. Brunetti dopo.

“Quella di oggi – ha assicurato Nucera – non è stata una forma di protesta. Molti dicono che i ragazzi non sono andati a scuola per fare sciopero, la realtà è che i rappresentati sono venuti qui a chiedere aiuto all’amministrazione per avere maggiori certezze. In questo momento gli studenti si sentono confusi. Basta pensare che, solitamente, nei giorni di sciopero o assemblea piazza Italia pullula di vita, mentre oggi non c’è un’anima viva. Questo perché i ragazzi sono rimasti a casa e molti hanno chiesto ai dirigenti scolastici la possibilità di collegarsi per le lezioni.

Leggendo tutto quello che sappiamo sui social e ascoltando le varie conferenze, sfido ad avere le idee chiare.

Loro non vedono alcun accorgimento, le mascherine FFP2 loro non ce li hanno e sono preoccupati gli spazi, pensate a classi di 23-25 alunni. C’è poi anche il problema trasporti e del rischio di contagio su pullman o treni. Posso assicurare alla comunità che dai ragazzi è arrivato un chiaro messaggio: basta dad, ma in sicurezza. Oggi a palazzo San Giorgio sono arrivati anche studenti da Comuni limitrofi a dimostrazione del fatto che tutta la Metro City vuole ripartire, ma desidera farlo nel giusto modo”.

Gli studenti presenti a Palazzo San Giorgio

Danilo Avila (VicePresidente della Consulta Provinciale Studentesca della Provincia di Reggio Calabria e Rappresentante della Consulta Provinciale Studentesca dell’ITT “Panella-Vallauri”)

Paolo Votano (Rappresentante d’Istituto LS “L. Da Vinci”)

Giuseppe Calarco (Rappresentante d’Istituto LS “A. Volta”)

Nicola Malara (Rappresentante d’Istituto ITE Piria)

Christian Quartuccio (Rappresentante d’Istituto ITE Piria)

Francesco Cutrì (Rappresentante Consulta Provinciale Studentesca Liceo Scienze Umane Gullì)

Domenico Nicolò (Rappresentante Consulta Provinciale Studentesca IIS Righi