La solita giornata di serie B con qualche sorpresa, la schiacciante vittoria del Parma sul campo del Catanzaro, il colpo esterno all’ultimo respiro del Palermo e le polemiche post gara sulla questione arbitraggi. E’ durissimo l’allenatore della Ternana Lucarelli, sconfitto all’ultimo istante come anche il presidente della Feralpisalò. Dichiarazioni riportate da tuttoB:
Il presidente della Feralpisalò Giuseppe Pasini: “L’arbitraggio non mi è piaciuto. Io sono sempre stato a favore del Var ma la chiamata di ieri la trovo fuori luogo. Quindi da presidente mi voglio far sentire, l’ho fatto subito dopo la gara e lo faremo ancora, nelle sedi opportune. Condivido lo sfogo del mio mister: non siamo la cenerentola già destinata alla retrocessione. Se pensano il contrario, be’ allora sappiano che ci sentiranno alzare la voce molto spesso contro le terne e le designazioni. Non ci sto a questo gioco. Non voglio nulla di più o di meno, ma esigo essere considerato alla stregua di tutti gli altri club. Non è il blasone ad indirizzare le partite, ma quello che succede in campo. Da adesso inizieremo ad alzare la voce, il lavoro del mio team va rispettato. Infine, volevo sottolineare un altro aspetto: un grande abbraccio lo invio simbolicamente ai nostri tifosi, a quelli presenti allo stadio, Vecchia Guardia e Fossa dei Pirati.
Ma sono deluso dalla poca partecipazione della cittadinanza di Salò, che non dimostra attaccamento né un pizzico di passione per venire fino a Piacenza a seguire la squadra che rappresenta il loro territorio. Dovrebbe essere un orgoglio, per noi lo è. Per qualcuno evidentemente no. E questo non mi piace”.
Il tecnico della Ternana Lucarelli: “Abbiamo dominato nei primi 35 minuti, prendendo anche un palo con Casasola, poi siamo stati penalizzati da un arbitraggio nuovamente inqualificabile. Il gol era regolare lo hanno visto tutti, ho rivisto a velocità normale e non è mano perchè il braccio è attaccato al corpo e la regola del Var dice che nel dubbio devi concedere il gol: se stai 4 minuti vuol dire che di dubbi ne hai. Mercoledì c’è l’incontro con l’Aia e se entro mercoledì non mi daranno spiegazioni non solo su quanto è successo oggi ma negli ultimi tre anni, io non andrò. Sono tre anni che siamo perseguitati”.