Serie B: le squadre sono tutte vive. Reggina, perchè questa apatia?

La presenza della società diventa elemento essenziale. Si vada oltre il semplice blocco mentale come giustificazione

Reggina Crisetig primo piano

Da diverse settimane, guardiamo con particolare attenzione a quello che succede nei bassifondi della classifica. Con il passare del tempo la preoccupazione aumenta, perchè la situazione in casa Reggina non solo non cambia, ma se è possibile peggiora, mentre dietro non tanto sul piano dei risultati, quanto sul desiderio di arrivarci, ogni squadra produce il massimo degli sforzi. A partire dal Vicenza, passando da Pordenone, Crotone, Alessandria, la Spal. E puntando lo sgiuardo su quanto accaduto in occasione dell’ultimo turno di campionato, ci si accorge, nonostante il divario ed i pochi punti raccolti, quanto ancora tutti ci credano.

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La domanda di tutti è, perchè?

Si corre, ci combatte, si insegue l’avversario seppur più forte, si tenta il tutto per tutto pur di arrivare ad un risultato favorevole. Ed è questo quello che i tifosi della Reggina chiedono ai calciatori, perchè si può incappare in un periodo anche lungo di straordinarie difficoltà, ma quello che oggi per tutti è inconcepibile, sono le risposte che il gruppo di calciatori da in campo: zero. Zero in fatto di gioco, zero in determinazione, zero in rabbia agonistica, zero in voglia di uscire da una situazione che adesso è diventata incredibilmente pericolosa, la conseguenza è zero anche in fatto di punti. La serie B è un patrimonio al quale la Reggina non può rinunciare, una eventuale retrocessione segnerebbe probabilmente una nuova fine. Le motivazioni di questa apatia che dura ormai da troppo tempo, la società deve ricercarle all’interno del gruppo, scavare fino in fondo, tornare a dialogare anche singolarmente con i calciatori perchè una spiegazione deve per forza esserci. Nessuno crede più al blocco mentale, ci hanno invece raccontato di una squadra ritrovatasi nello spirito dopo l’arrivo di Stellone. Questo durante il corso della settimana, perchè in campo, a Terni, abbiamo visto nuovamente il peggio o forse sarebbe il caso di dire, il nulla. Prendano coscienza i calciatori che l’appuntamento con la vittoria non è più rimandabile, dalle prossime tre gare passa il futuro della Reggina, sotto tutti i punti di vista. Ci sono le potenzialità per uscirne, ci affidiamo ai più esperti.

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