Serie D, Deni: ‘Il mio impegno con l’Akragas finisce qui’. I possibili scenari

"Ho dato mandato all’amministratore unico Graziano Strano di consegnare ufficialmente la squadra al sindaco di Agrigento"

Reggina Lfa Reggio Pallone Calcio

Lettera aperta del patron dell’Akragas Deni pubblicata sulla pagina ufficiale del club. Si annuncia il disimpegno e qualora la società dovesse annunciare il ritiro ufficiale dal torneo, in virtù “della modifica all’articolo 53 delle N.O.I.F. entrata in vigore dal 1^ luglio del 2019 specifica bene lo scenario. Anche se il ritiro o l’esclusione dal campionato si verificassero nel girone di ritorno, tutti i risultati conseguiti contro tale squadra verrebbero invalidati“.

Ad oggi c’è da registrare, dunque, solo il disimpegno da parte della proprietà e la consegna della squadra al sindaco. Vedremo se si intenderà proseguire eventualmente la stagione, visto che mancano ancora tante partite alla fine e come, oppure dire addio definitivamente. Guardando solo la parte più alta della classifica, il Siracusa perderebbe tre punti e la Reggina uno, modificando così la graduatoria che vedrebbe gli amaranto ad una sola lunghezza dalla capolista.

Ogni percorso ha una fine, e oggi è il giorno dei saluti.
Nel 2021, con entusiasmo e amore per la mia città, ho deciso di acquisire l’Akragas, consapevole delle sfide che mi attendevano. Sin dal primo anno ho cercato di dare solidità alla squadra, raggiungendo con l’allenatore Nicola Terranova la finale playoff, purtroppo persa contro il Martina Franca. La stagione successiva, sempre con mister Terranova, abbiamo conquistato la promozione in Serie D, un traguardo importante per il club e per la città.
Il primo anno in Serie D, con l’allenatore Marco Coppa, è stato un campionato di assestamento, chiuso con la salvezza ottenuta in anticipo. Parallelamente, ho combattuto per ottenere dalla politica locale la concessione dello stadio, fondamentale per garantire alla società una sostenibilità economica. Purtroppo, però, le istituzioni sono rimaste sorde ai nostri appelli.
Da sognatore quale sono, ho deciso di tentare ancora, investendo maggiori risorse per rafforzare la rosa, convinto che nell’anno di Agrigento Capitale della Cultura ci sarebbe stato un minimo di attenzione in più verso l’Akragas e il suo valore sociale, specie per i giovani. Purtroppo, tra una serie di eventi sfortunati e una stagione sportiva al di sotto delle aspettative, abbiamo raggiunto il punto più critico del nostro percorso.
Ho fatto sacrifici personali ed economici per tenere in piedi il progetto, chiedendo sostegno a imprenditori, istituzioni e tifosi. Il risultato, però, è stato amaro: oltre all’indifferenza, ho dovuto affrontare anche minacce morali e fisiche da una frangia isolata della tifoseria, che mi ha accusato di averli definiti “ubriaconi”. Un’accusa ingiusta e strumentalizzata contro di me, poiché il termine era rivolto esclusivamente a due o tre persone che, a mio avviso, agivano da detrattori, e non certo ai tifosi che sostengono la squadra con passione, anche in trasferta.
Lascio con il rammarico di aver dato tutto senza ricevere in cambio nemmeno il rispetto per il mio impegno. L’Akragas resterà sempre nel mio cuore, ma la mia esperienza si chiude qui. Come ultimo atto, ho dato mandato all’amministratore unico Graziano Strano di consegnare ufficialmente la squadra al sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè
“.
Giuseppe Deni