Si chiama Poppi ed è la compagnia aerea del futuro


di Alessandro Sica – Si chiama Poppi. La soluzione proposta del celebre studio di design statunitense Teague, da sempre al lavoro con Boeing che traccia la strada verso l’aerolinea del futuro, o meglio, verso un modello che le compagnie attuali non hanno ancora percorso. Si tratta infatti di una proposta di business presentata nei giorni scorsi dallo storico studio di design statunitense. Unica pecca? non esiste!.

“La vera questione che gira intorno a Poppi  –  ha spiegato Liddell  –  è una sola: siamo pronti per le innovazioni rivoluzionarie? Come possiamo identificarle e implementarle”.

La prospettiva individuata da Teague è portare con sé oggetti personali, giacca, borsa per il computer ma nessun bagaglio. Le cappelliere sarebbero dunque totalmente ridisegnate per regalare più spazio, e il bando al bagaglio consentirebbe di rendere gli imbarchi più rapidi del 71%. Tempo risparmiato per i passeggeri e per le compagnie, oltre che tagliare sensibilmente i consumi in termini di costi e carburante. E se c’è proprio chi vuole spedire delle valigie, Teague suggerisce di venderne di customizzate, che si adattino cioè agli spazi sotto alle poltrone, o di consentirne la spedizione ma aggiungendo servizi personalizzati al pagamento della tariffa. Per esempio, il prelievo a casa e la consegna diretta a destinazione, nella stanza d’hotel, evitando ai passeggeri l’attesa ai rulli dell’aeroporto e regalando loro un’esperienza di viaggio davvero leggera e meno stressante.

Ancora Teague propone di andare oltre le solite miglia regalate con le carte di credito e di spingere pesantemente sulla fidelizzazione del cliente. Prepagando per esempio alcuni privilegi (pasto a bordo, sempre, a prescindere dalla classe in cui prenoti, versando una quota fissa annua) o direttamente un certo numero di voli a prezzo fisso. “Renderebbe i passeggeri davvero partecipi di un brand”.
Un’altra possibilità, questa davvero rivoluzionaria e vicina al clima da sharing economy. Rivendere (magari guadagnandoci qualcosa)  i propri posti già acquistati sui voli anziché pagare tariffe punitive per ogni modifica o di cambiare facilmente i posti con altri passeggeri a bordo. A questi servizi se ne dovrebbero aggiungere altri come snack venduti nelle macchine automatiche, bagagli consegnati anche nelle stazioni ferroviarie di partenza, una classe cinema a bordo e un merchandising più intelligente, con oggetti venduti durante il volo che possano essere riutilizzati a casa, completerebbero l’identikit di una compagnia “disruptive” al 100%. Che dite Poppi è o non è una compagnia aerea che farebbe impazzire di gioia i passeggeri?!!