Si torna a scuola, tra dubbi e timori. Didattica in presenza l'unica certezza

Lunedì 13 settembre tornano in classe 4 milioni di alunni. I numeri e regole da seguire

Si torna a scuola…e in classe. Dopo un anno e mezzo di difficoltà e caos dovute alla pandemia con i suoi alti e bassi relativi ai contagi, gli studenti sono pronti a tornare in classe. Proprio la didattica in presenza sarà forse l’unica vera certezza del nuovo anno scolastico, alle prese ancora con una serie di difficoltà e regole da gestire.

Lunedì 13 settembre tornano in classe 4 milioni di alunni: i primi studenti sono già rientrati a scuola il 6 settembre, (quelli della provincia di Bolzano) mentre quelli della maggior parte delle regioni torneranno in classe domani. Gli ultimi sono quelli della regione Calabria, che rientreranno il 20 settembre. Le lezioni finiranno il 4 giugno 2022 in Emilia Romagna, in Sardegna si continuerà invece fino al giorno 8.

Le regole per il rientro a scuola a settembre 2021 sono state anticipate nei giorni scorsi: il green pass sarà obbligatorio per tutto il personale scolastico, e tutti, inclusi gli studenti a partire dai 6 anni, dovranno indossare le mascherine e mantenere il distanziamento.

Come l’anno scorso la scuola deve fornire agli studenti la mascherina. L’idea del governo è quella di togliere la mascherina al banco se tutti sono vaccinati. Al momento, però, la misura è solo un’ipotesi anche se in alcune regioni (come ad esempio in Sicilia) lo si prevede già. Per l’estensione a livello nazionale si vedrà più avanti quando la vaccinazione avrà raggiunto il massimo livello.

“I miei migliori auguri per il nuovo anno scolastico. Ritrovarsi tutti a scuola è una gioia grandissima, perché la scuola è il centro della nostra comunità”, scrive il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Le nuove regole

Sabato 11 settembre è entrato in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto del governo che estende l’obbligo del Green pass a “chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative”. Oltre al personale scolastico degli istituti di ogni grado – docenti, amministrativi, collaboratori – anche i genitori e gli eventuali accompagnatori degli alunni, come baby-sitter e altri parenti, per entrare a scuola dovranno presentare un Green pass valido.

L’obbligo comporta inevitabilmente la necessità di effettuare controlli quotidiani. Il decreto affida il compito ai dirigenti scolastici o a chi ha la responsabilità degli “istituti scolastici, educativi e formativi”. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, “la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro”. Ad esempio: il dipendente di una ditta di rifornimento alimentare che porta il cibo a scuola dovrà essere controllato dal proprio responsabile

Il decreto prevede multe da 400 a mille euro per il personale, anche esterno, che verrà trovato sprovvisto di Green pass. La sanzione si applicherà anche ai presidi e ai datori di lavoro per non aver vigilato correttamente

Le regole sono valide, salvo proroghe future, fino al 31 dicembre 2021, data di scadenza dello stato di emergenza per la pandemia. Il controllo della validità dei Green pass, a partire da lunedì 13, passerà attraverso una piattaforma studiata dal ministero dell’Istruzione insieme a quello della Salute e al Garante per la privacy ed elaborata da Sogei