Reggina, Pergolizzi: ‘Capisco i tifosi, gara di Siracusa per noi un esame, ma…’
"Devo vivere di quello che vedo e non di quello che sento"
12 Ottobre 2024 - 12:23 | di Michele Favano

Molto, anzi moltissimo del futuro la Reggna se lo gioca sul campo del Siracusa. Stati d’animo differenti tra le due squadre con gli amaranto consapevoli di non poter uscire battuti dal De Simone se vogliono rimanere in scia della capolista Scafatese, impegnata quest’ultima in trasferta contro l’ultima in classifica (Akragas). Presentazione del match come sempre affidata a mister Pergolizzi: “Ho messo in quel ruolo Giuliodori per avere una alternativa nella doppia fase. Certamente non ha le caratteristiche che possono avere Provazza e Renelus. E’ stato fatto tutto bene, peccato per il gol evitabile, forse troppo nervisismo. Adesso è fondamentale pensare alla partita di domani, sentita da tutti, mi aspetto di vedere una bella gara con due squadre che proveranno a vincere, anche se credo sia molto tattica.
I 2006? Vesprini è un esterno, Forciniti un centrocampista più Ndoye. Dall’utilizzo dei primi due dipendono le scelte anche tattiche. Giocando a cinque abbiamo più protezione, a quattro è una alternativa. Ma quello che deve cambiare è il modo di pensare, bisogna giocare da squadra, da gruppo. Non mi è dispiaciuto il primo tempo con l’Acireale, ma una squadra che entra dentro l’area avversaria tante volte, deve fare gol.
Ho cercato di dare tranquillità alla squadra. Le aspettative sono sempre superiori al risultato momentaneo, ma il mio compito è quello di fare vivere le situazioni in maniera diversa. Con il tempo diventeremo squadra ne sono sicuro, è chiaro che i tifosi vogliono tutto e subito ed è altrettanto normale che alla prima difficoltà ci si abbatta, li capisco. Ma, ripeto, ognuno di noi deve avere il proprio ruolo.
Il Siracusa è una squadra che sa interscambiarsi con i ruoli, attacca con tanti uomini e cercherà come noi di mettere in evidenza il proprio sistema di gioco e la qualità dei singoli. E’ una gara importante, siamo alla sesta, ma ne mancano tantissime. Per noi è un esame per capire quello che possiamo dare in questo momento, sono convinto che possiamo fare una buona partita. Alla distanza usciremo. Ultima spiaggia? Sono sicuro che faremo la nostra partita, ogni gara è difficile, quella di Siracusa come quella con il Licata.
L’unico assente sarà Porcino che speriamo di recuperare mercoledi.
L’esperienza che ho accumulato come allenatore mi permette di leggere le situazioni. Questa piazza è importante, ma vorrei far capire che pur essendo serie D è un campionato difficile. Io devo vivere di quello che vedo e non di quello che sento. Devo essere bravo a tirare fuori il meglio da ogni calciatore. La nostra condizione fisica è ottima, stiamo benissimo, corriamo tanto, forse sarebbe preferibile correre meglio“.
