L’operazione Chirone, oltre all’esecuzione dello ordinanze di custodia cautelare e di documentare gli assetti organizzativi della cosca Piromalli, ramo della famiglia mafiosa facente capo al boss Giuseppe, ha consentito il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e rapporti bancari nei confronti di alcune società per un ammontare complessivo pari a circa 8 milioni di euro.
Le società sequestrate nell’operazione Chirone
Nella contestualità dell’operazione è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni mobili, immobili e rapporti bancari, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di:
- “CENTRO ANALISI MINERVA” in Gioia Tauro;
- M.C.T. DISTRIBUTION & SERVICE S.R.L.”;
- “LEWIS MEDICA S.R.L.”.
I risultati conseguiti con gli odierni provvedimenti sono frutto di una prolungata manovra investigativa avviata dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, finalizzata a individuare infiltrazioni e condizionamenti della pubblica amministrazione, del mercato delle imprese, delle filiere economiche e dei settori ad alta remuneratività, già concretizzatasi con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi nell’ambito delle indagini MAESTRO, ‘NDRANGHETA BANKING, REALE, MEDITERRANEO, SANSONE, MAMMASANTISSIMA, MANDAMENTO e PROVVIDENZA, tutte dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.