L'intimidazione al Comandante dei Carabinieri e la solidarietà della Calabria

Spari intimidatori alla Stazione dei Carabinieri di Cetraro contro l'auto del Maresciallo D'Ambrosio

Spari a scopo intimidatorio. Sono quelli che sono stati esplosi contro l’auto del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cetraro, piccolo Comune in provincia di Cosenza. La vettura del Maresciallo Orlando D’Ambrosio era parcheggiata di fronte alla caserma negli spazi riservati alle auto dei militari dell’arma quanto il vile atto intimidatorio ha avuto luogo.

L’intimidazione al Comandante dei Carabinieri di Cetraro

Secondo quanto riportato da Ansa Calabria, i colpi sarebbero stati esplosi da ignoti a bordo di un mezzo, non si sa se un’auto o una moto, che poi si è allontanato. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Paola che hanno subito avviato le indagini. Sono stati istituiti posti di blocco e attuate anche delle perquisizioni. Non si esclude nessuna pista.

L’intimidazione giunge a pochi giorni dagli arresti per l’inchiesta “Katarion” condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, che ha smantellato un’organizzazione d matrice ‘ndranghetista dedita allo spaccio di droga operante a Cetraro e nella fascia tirrenica cosentina.

La solidarietà della Calabria “perbene”

Come spesso accade quando ci si trova di fronte ad una vile intimidazione, la Calabria perbene si stringe attorno alle vittime costrette a subire atti così vili. Sono davvero tanti coloro i quali hanno deciso di esprimere la loro vicinanza al Maresciallo e, in gran parte, si tratta di uomini delle istituzioni.

Nicola Morra

“Quattro giorni fa c’è stata un’importante operazione della DDA di Catanzaro contro la ‘ndrangheta cetrarese, contro un’organizzazione operante sotto l’egida del clan Muto. E questa sera c’è stato un episodio inquietante a danno dei carabinieri di Cetraro. Non rimarremo con le mani in mano”.

Antonio De Caprio

“L’atto intimidatorio perpetrato, a Cetraro, ai danni del maresciallo dei carabinieri, D’Ambrosio,  è di una gravità inaudita. Ho appena sentito il sindaco Cennamo, al quale ho espresso la vicinanza totale della Regione Calabria e la condanna al vile gesto. Sono al fianco dell’arma dei carabinieri e della magistratura inquirente che, sono sicuro, faranno luce al più presto su quanto accaduto”.

Nicola Irto

“Un fatto grave, che riporta la città di Cetraro indietro di 15 anni. L’intimidazione al maresciallo dell’Arma Orlando d’Ambrosio è l’indicatore di una situazione allarmante che non può e non deve passare inosservata». Così Nicola Irto,  candidato alla Presidenza della Regione, commenta l’atto intimidatorio avvenuto poche ore fa nel centro del tirreno cosentino. Si tratta  di un  atto di violenza che ferisce la coscienza democratica della cittadina di Cetraro, dei calabresi e di tutti coloro che credono nei valori e nei principi della legalità, della convivenza civile e della verità. La risposta delle istituzioni, a tutti i livelli, deve essere forte e chiara, specie in questa area già tristemente nota per le sue infiltrazioni mafiose dove deve sentirsi di più la presenza dello Stato. Ritengo, da questo punto di vista, che l’apertura della nuova caserma dei carabinieri bloccata per ritardi amministrativi, che eleverà Cetraro a tenenza, non sia più rinviabile. Voglio testimoniare tutta la mia vicinanza e considerazione all’Arma dei Carabinieri ed a tutti i cittadini di Cetraro, che porto nel cuore. La criminalità organizzata prolifera dove attecchisce la paura. Noi non abbiamo paura”.

Luigi de Magistris

“Aderiamo alla manifestazione organizzata da LIBERA alle ore 12 presso la caserma carabinieri di Cetraro in segno di solidarietà nei confronti del Maresciallo dell’Arma D’Ambrosio, in servizio a Cetraro, la cui autovettura è stata attinta da 5 colpi di arma da fuoco. La lotta per la giustizia è impervia e merita la massima partecipazione. La Calabria necessita di una ribellione sociale e culturale e di istituzioni credibili che spezzino con i fatti e non solo a parole i legami con la criminalità organizzata”.

Graziano Di Natale

“Apprendo la gravissima notizia di cronaca relativa a quanto verificatosi a Cetraro, dove, nella tarda serata di ieri, dei malviventi hanno esploso colpi di pistola verso la macchina del comandante di Stazione dei Carabinieri, nel bel mezzo della Marina della cittadina tirrenica. Una vicenda di una gravità inaudita. Nel condannare con assoluta fermezza quanto accaduto esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza all’Arma dei Carabinieri e, in particolare, al Maresciallo Ambrosio. Non è questa la Calabria che mi piace raccontare. Non è questa la vera Cetraro, comunità ridente, composta da persone pulite e per bene che non hanno nulla a che vedere con quanto barbaramente avvenuto. Sono convinto che tali atti devono essere condannati senza nessun indugio ed auspico, sin da subito, che gli organi inquirenti possano assicurare alla giustizia gli esecutori ed eventuali mandati di tale gesto. Questa terra non può e non deve tornare indietro. Porgo, infine, la mia vicinanza a tutti i cittadini cetraresi con la consapevolezza che sapranno prontamente reagire nonostante l’efferato gesto. La lotta alla ‘Ndrangheta non deve indietreggiare di un millimetro”.

Orsomarso e Aieta

“L’intimidazione consumata ai danni del maresciallo dei carabinieri di Cetraro, Orlando D’Ambrosio, è un’offesa a tutta la comunità cetrarese che faticosamente stava affrancandosi dalla drammatica realtà di città mafiosa. Di fronte a questo attacco rivolto allo Stato, rivolgiamo un appello bipartisan a tutte le forze politiche nazionali, affinché si dia un segnale concreto a Cetraro e all’intero territorio del Tirreno Cosentino più volte mortificato dall’arrogante attività ‘ndranghetistica”.

Molinaro

“Condanno con forza il vile gesto intimidatorio compiuto a Cetraro e indirizzato nei confronti del Maresciallo dei Carabinieri Orlando D’Ambrosio. A questo servitore dello Stato, alla sua famiglia, a tutta l’Arma dei Carabinieri  quotidianamente impegnata sul territorio e punto di riferimento costante in ogni occasione e alla comunità di Cetraro va tutta la mia solidarietà. Vigliacchi che operano nell’ombra e  forse anche i soliti (ig)noti hanno voluto dimostrare la  protervia criminale che li contraddistingue e ancora una volta hanno avvalorato di essere dannosi per questo territorio e la Calabria. Questo atto dimostra però la debolezza di queste persone che non riusciranno a fermare il sentimento e la voglia di riscatto da parte di chi vuole costruire un futuro diverso e migliore: Questi criminali stiano sicuri: non prevarranno!  Riusciremo a sconfiggere questa ignobile piaga insieme alla stragrande maggioranza di persone oneste e alla incisiva ed efficace opera della Magistratura e delle Forze dell’Ordine”.