Sportelli Linguistici a Reggio, Ventura: 'Entroterra sacrificato e giovani esclusi'

"Ad essere sacrificati i Comuni di Roccaforte del Greco e di Staiti. Tutti gli under 35 che hanno partecipato alla selezione sono stati esclusi" così Ventura

Di seguito il comunicato stampa dell’avvocato e giornalista Francesco Ventura sulle ultime decisioni della Città Metropolitana relative agli sportelli linguistici.

“Scrivo per informare che almeno in prima battuta sono solo otto su dieci gli sportelli linguistici previsti dalla Città Metropolitana che sono stati attivati. Dalle prime informazioni raccolte, pare che ad essere sacrificati siano stati i Comuni di Roccaforte del Greco e di Staiti, che tra quelli coinvolti nel progetto sono i due enti fra i più spopolati e più nell’entroterra: insomma quelli che forse avrebbero avuto bisogno più di sostegno. Sacrificati in favore di Comuni come Reggio Calabria, un capoluogo più accentratore che centrale. Sul perché non si sia riuscito ad assegnare tutte le posizioni previste è facile da riassumersi: quelle criticità segnalate per oltre un anno sono rimaste tali e hanno trovato nei fatti la loro conferma. Molto ci sarebbe da dire, ma innanzitutto devo prendere atto di non essere riuscito a sensibilizzare la pubblica amministrazione metropolitana nel prevenire lo scenario attuale, ragion per cui, mio malgrado, provvederò altrimenti con gli strumenti che il diritto mi offre”.

Così dichiara lo studioso Francesco Ventura in una nota stampa relativa alla questione degli sportelli linguistici, la quale da febbraio delle scorso anno si trascina negli uffici e sui giornali.

Commenta Ventura:

“Sempre per come volevasi dimostrare, si segnala poi che tutti gli under 35 che hanno partecipato alla selezione sono stati esclusi. Il meno anziano dei candidati è un classe 1979 e tutti ed otto hanno una media di circa 54 anni. A Palazzo Alvaro l’impegno per giovani ed aree interne rappresenta un binomio a quanto pare utile più per esercizio retorico che per impegno programmatico. Attenzione, questi sono cifre precise, che posso dare perché, in barba alla più elementare tutela della privacy, le date di nascita insieme ad altri dati sensibili sono stati in parte pubblicati ed in parte condivisi in dettaglio e senza alcuna logica apparente. Credo che nell’ultimo anno si sia assistito a tutta una serie di cattive pratiche in tema di politiche linguistiche. Un’altra cosa è certa: la Città Metropolitana di Reggio Calabria un domani non avrà l’alibi del “non sapevo”, poiché ormai appare evidente una sua condotta riassumibile nella frase “non ne abbiamo voluto sapere”. La prossima settimana seguirà una mia lettera di protesta al Segretario Generale, a cui chiederò udienza, poiché al tutto si è aggiunta una grave mancanza in termini di trasparenza”.