L'incredibile storia di Cardeto, parla il sindaco Arfuso: 'Il Comune ha un piano'

Dal 2013 al 2019 iter paralizzato. Le parole del primo cittadino Arfuso: 'Oltre 8 milioni previsti. Inizieremo dalle opere necessarie'

Oltre 300 alloggi mai utilizzati, moltissimi dei quali ancora non completati, versano in stato di abbandono e degrado da oltre 40 anni.

A 1.300 metri di altezza e a pochi chilometri dal Parco Nazionale dell’Aspromonte due vastissimi complessi residenziali, costruiti dopo l’alluvione del 1972 con il solo obiettivo di accogliere i residenti sfollati di Cardeto, hanno rappresentato in tutti questi anni il segno del fallimento della politica.

Due mega strutture incomplete, vittime della lentezza della giustizia italiana da un lato e dell’incapacità politica, dall’altro. Oggi i due insediamenti urbani di Cardeto Nord e Cardeto Sud sembrano essere tornati all’attenzione della politica, almeno di quella locale.

Cardeto Nord e Cardeto Sud, oltre 8 milioni per le opere necessarie

“Nel 2013 c’è stato un cambio di rotta da parte del Governo. Con l’ordinanza 113 del 2013 si è posta fine alla gestione commissariale che fino ad allora si era occupata della questione dei trasferimenti di Cardeto Nord e Cardeto Sud – spiega il primo cittadino di Cardeto Daniela Arfuso – Sono state trasferite dunque al Comune le somme residue, parliamo sempre di quantità ingenti ovvero di 8 milioni e 600 mila euro circa da utilizzare per il completamento delle opere primarie che consentono di erogare servizi fondamentali per la comunità”.

Dal 2013, anno in cui il Comune di Cardeto avrebbe dovuto dare una forte spinta per definire l’opera, poco, pochissimo è stato fatto.

“Ci siamo insediati nel 2019 – continua il sindaco Arfuso – e abbiamo constatato che il procedimento amministrativo, anche negli ultimi anni era rimasto paralizzato. Purtroppo chi ci ha preceduto non ha svolto nessuna attività per il completamento dei due complessi”.

Nessuna attività quindi è stata portata avanti dalla precedente amministrazione al fine di superare gli ostacoli burocratici ed amministrativi che impedivano l’impiego di queste somme.

Eppure l’ordinanza del 2013 della Protezione Civile indicava doveri ben precisi, individuando il responsabile del procedimento e gli step da seguire.

Complessi abbandonati, la gestione ora è del Comune

“Dal nostro insediamento (maggio 2019) dopo solo sei mesi è arrivata la pandemia e non abbiamo potuto confrontarci con la presidenza del Consiglio dei Ministri. A novembre 2020 è iniziata la corrispondenza con i dirigenti della Protezione Civile. Abbiamo avanzato alcune proposte ovvero quella di riconoscere al Comune l’autonomia nell’utilizzo delle somme con l’avvio delle procedure necessarie e la nostra richiesta è stata accolta”.

Chiarite le indicazioni della Protezione Civile, che accoglieva le proposte del Comune, l’iter finalmente si sblocca e l’amministrazione di Cardeto inizia a compiere alcuni passi importanti.

“Vengono così avviati i lavori delle opere oggetto dell’ordinanza: acquedotti e depurazione dei due centri abitati, l’edilizia residenziale e le opere di urbanizzazione primaria come l’illuminazione e la viabilità“.

Cardeto Nord e Cardeto Sud, la questione in Consiglio comunale

Intanto sabato 4 marzo si è tenuto un consiglio comunale dedicato quasi esclusivamente al ‘caso’ di Cardeto Nord e Cardeto Sud.

“Nel corso della seduta abbiamo riferito anche sullo stato dei contenziosi in corso. Il Comune è subentrato a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile nei giudizi pendenti. Due giudizi su tre si sono conclusi positivamente con la vittoria del Comune”.

Il primo cittadino rimane fiducioso per il completamento dei due enormi complessi residenziali, in stato di abbandono da decenni.

“Avendo oggi l’autonomia gestionale del finanziamento abbiamo iniziato a lavorare per il completamento delle opere. Abbiamo ripristinato le condotte per gli acquedotti e prima dell’estate 2023 manderemo l’acqua a Cardeto Sud“.

Proprio a Cardeto Sud sono presenti due edifici scolastici, oggi inutilizzabili a causa di alcuni vizi di costruzione.

Il sindaco Arfuso: ‘Daremo risposte concrete’

“Oggi vogliamo dare alla comunità alcune risposte importanti. Daremo risposte concrete sugli acquedotti e sul sistema di depurazione. Per quanto riguarda invece Cardeto nord miglioreremo la viabilità ed il sistema di illuminazione.

Infine un ringraziamento da parte del sindaco Arfuso agli uffici tecnici e all’ufficio legale, impegnati nello sblocco del procedimento.

“Rivolgo un ringraziamento al Resp. dell’Ufficio tecnico Ing. Maria Letizia Panella per il supporto tecnico e il lavoro svolto in questi anni, perchè è grazie al lavoro di squadra tra Amministratori e Uffici che siamo riusciti a dare impulso a questo procedimento importante per lo sviluppo e la crescita del nostro paese realizzando importanti opere per le comunità locali che aspettando da molti anni, ed anche all’avv. Gaetano Callipo per la difesa messa in atto a favore del comune che ha portato risultati importanti chiudendo favorevolmente contenziosi pendenti da diversi anni aiutandoci così a preservare l’utilizzo delle risorse per il completamente delle opere pubbliche oggetto dell’ordinanza della Protezione civile 113/2013″.