Tragedia al Granillo, addio Francesco: il ricordo dell'amico e collega Antonello

Domani i funerali

“Addio per sempre. Ho finito di soffrire. Perdonami per questo mio gesto”.

E’ il messaggio che Francesco ha lasciato sul suo profilo Facebook prima del terribile atto.

Un gesto eclatante compiuto all’interno dello stadio della propria città. Francesco sceglie la traversa della porta della curva sud, forse come simbolo d’identità e di attaccamento alle proprie radici, alla propria terra.

Non sapremo mai cosa lo ha spinto al suicidio. Sicuramente dietro la paura e l’angoscia c’era un forte dolore, forse provocato da problemi familiari ed economici. La testimonianza di Antonello Errante, amico e collega, serve a delineare il profilo di Francesco.

“Ci conoscevamo da circa 10 anni. Era un gran lavoratore. Purtroppo ha avuto diversi problemi familiari che non ha mai superato”.

Operatore AVR, Antonello intende sottolineare la sua grande dedizione al lavoro.

“Ci sentivamo e confrontavamo spesso perchè come sindacalista mi chiedeva spesso notizie rispetto al pagamento degli stipendi. Ultimamente viveva con il padre e nessuno poteva immaginarsi che avrebbe compiuto un simile gesto. Dovremmo fermarci tutti per un attimo e soffermarci sui veri valori della vita”.

Sposato, tifoso della Reggina ma soprattutto dell’Inter con una grande passione per la pesca sub, Francesco (44 anni) lascia moglie e due figli.

“Perchè ha scelto lo stadio? Probabilmente perchè amava Reggio e lo stadio è un luogo di forte identità. Forse ha voluto mandare un messaggio alla città. Ci sono tante persone in difficoltà che non vengono ascoltate”.

I funerali si terranno domani 20 agosto alle ore 10:00 presso la chiesa di Santa Maria della Candelora.

Antonello Errante infine intende aiutare la famiglia ed invia un messaggio a tutti i colleghi.

“Aiutiamo la famiglia e doniamo anche un piccolo contributo nel ricordo di un grande lavoratore reggino”.