Tapis roulant, Reggio Sette Punto Zero: 'Aperto full time per il riscatto'

"Chiedere ai tanti lavoratori dalla via Marina a via Reggio Campi o ai tanti studenti quali siano gli orari più giusti per loro" la nota

Di seguito il comunicato stampa di Reggio Sette Punto Zero a firma del presidente Domenico Lombini.

Protestare per il riconoscimento dei propri diritti di cittadini è essenziale in democrazia e Reggio Sette Punto zero lo sa bene ed esercita il suo ruolo senza sosta. Per questo motivo, oggi siamo parzialmente soddisfatti della riapertura del Tapis Roulant, perchè ci siamo battuti con tutte le nostre
forze per una struttura di pubblica utilità per troppo tempo abbandonata e ferma.

Già il 20 maggio del 2021 partecipammo ai lavori della Commissione Consiliare per chiedere notizie sullo stato di fermo della importante struttura di mobilità e ci furono date rassicurazioni sul reperimento dei fondi. L’11 marzo 2022, nel silenzio di una città rassegnata, Reggio Sette Punto Zero diede vita ad una protesta sul corso Garibaldi proprio davanti al tapis roulant, seguirono note stampa, interviste e interlocuzioni nei quasi tre anni che ci sono voluti per vedere la struttura nuovamente in funzione.

L’arrivo dei turisti a Reggio

Adesso, le ultime notizie dopo lo stop dei lavori dell’ultimo tratto, quello che prevede il raggiungimento di via Reggio Campi attraverso un ascensore, ci tranquillizzano perché sembrerebbe ci siano state, proprio in questi giorni, delle verifiche tecniche per il completamento. Continuando a sperare nel funzionamento dell’intera struttura, la parziale apertura ci riempie di gioia e soddisfazione, anche se le modalità e in particolare gli orari però non corrispondono a ciò che serve e che ci aspettavamo. Con la riqualificazione dei muraglioni di via Possidonea, il completamento del museo della Visitazione e la splendida scalinata monumentale di via Giudecca (recuperata e curata da volontari, oggi componenti dell’omonima associazione) e con l’arrivo della compagnia low cost Ryanair, si prevede di vedere turisti come api attorno al miele…siamo sicuri che in qualsiasi altra città o, con un’altra amministrazione a capo di questa, le previsioni sarebbero diventate certezze.

Ci piace pensare che a godere di questo servizio di mobilità urbana non siano solo turisti ma, in un ottica sempre più indirizzata alla crescita e allo sviluppo cittadino, possano nascere nuove attività commerciali nelle immediate vicinanze come trattorie, pizzerie, ristoranti, b&b, alberghi, negozi di souvenir o tanto altro possa servire e possa veramente e definitivamente invertire il pensiero dei reggini e far nascere in noi una voglia di riscatto, specialmente nei tanti giovani che adesso sono costretti a costruire il loro futuro lontano dalla propria terra d’origine.

Che visionari che siamo! E tutto questo per un nastro trasportatore? Si, per il Tapis Roulant, per la scalinata, per i muraglioni, per il museo della Visitazione, per Ryanair, per la nostra innata accoglienza, per il cibo, per la bellezza della città e per sbattere in faccia ai detrattori e a chi ci governa che dalle parole si può passare ai fatti, così come un lungimirante, caparbio e pieno di ottimismo vede lontano nel tempo, noi dobbiamo e possiamo vedere una città normale. Dobbiamo muoverci come pezzi di un puzzle, sentendo la necessità del nostro vicino, basta invidie e sinistri pensieri.

Non chiediamo certo a chi non ha o non ha voluto fare niente in tutti questi anni, di comprendere solo adesso, possiamo però chiedere di dedicarvi, come al vostro solito, alle piccole cose, cominciate cambiando gli orari di apertura e chiusura del Tapis Roulant, se non volete sentire noi, un’altra idea sarebbe quella di chiedere ai tanti lavoratori della via Marina, del corso Garibaldi, via D. Tripepi, via Filippini o di via Reggio Campi quali siano gli orari più giusti secondo loro, si chieda agli studenti dello scientifico Vinci o del geometra Righi se il Tapis Roulant alle 13 è meglio lasciarlo chiuso o, come giusto che sia, lasciarlo in servizio.

Sarebbe bello vedere questa la struttura pubblica funzionare dalle 7:30 del mattino alle 21:00 e magari, prolungare la chiusura alle 24:00 nella stagione estiva o prevedere orari comunque più consoni. Ci rendiamo conto che la gestione e la manutenzione hanno un costo ma una città a vocazione turistica deve necessariamente fare fronte a queste spese, investendo sul Tapis Roulant; anche cercando soluzioni alternative, siano questi fondi recuperati magicamente da bravi burocrati, per dirne una, o pensando alla vendita di spazi pubblicitari lungo i quasi 400 mt di struttura per dirne un’altra.

Noi siamo consapevoli ormai che questa amministrazione sia assolutamente incapace di programmare a lungo termine, ma non possiamo più consentire di lasciarli fare nella improvvisazione e con approssimazione. Vogliamo che si cominci a pensare di doversi fare in quattro, di non dormire e lavorare notte e giorno per non perdere anche questa incredibile opportunità da offrire ai turisti. L’alternativa resta sempre identica altrimenti: chiedere a gran voce ed ancora una volta le dimissioni.