Via Giudecca specchio della città: incompleta e senza decoro. Ma c'è un briciolo di speranza

La storica strada è la sintesi di una città, amministrata male, anzi malissimo ormai da tempo. Ma un briciolo di speranza forse c'è...

Affacciamoci per un attimo da via Giudecca, proprio dal suo inizio. Ovvero a partire dalla zona alta della città di Reggio.

Ignoriamo per un attimo lo squallore che ci circonda. E senza abbassare mai lo sguardo, puntiamo gli occhi verso lo Stretto. Oltrepassiamo velocemente la storica scalinata (presto ci faremo ritorno) e ammiriamo il panorama. Una sensazione magnifica. Poi l’esclamazione: ‘Vivo nella città più bella al mondo!‘.

Da via Giudecca un panorama mozzafiato…poi il tapis roulant: ‘Che amarezza!’

Adesso cerchiamo di ridurre la vista e restringiamo l’obiettivo. Ci colpirà subito una struttura moderna, dalle campane in vetro, anche ben allineate col contesto che le circondano. Mettiamo bene a fuoco ed eccolo, ai nostri occhi si paleserà il noto ‘tapis roulant‘.

Per chi vive e conosce a fondo la città, la reazione sarà immediata: ‘Che amarezza! Ah se solo funzionasse…!‘.

Superiamo l’angoscia che ci avvolge e restringiamo ancora il campo. Nel bel mezzo del centro città si trova un cantiere, fortunatamente un pò nascosto, ma che colpisce per lo stato di abbandono decennale. L’area che delimita il ‘buco’ d’accesso alla galleria sotterranea (secondo il progetto del secondo lotto dovrebbe portare all’ascensore), non è affatto sicura. Al contrario, insistono materiali di ogni tipo ed attraversare il tratto che insiste tra via Possidonea e via Filippini diventa un’impresa.

Arriviamo ora dal punto da cui siamo partiti. La storica scalinata, rinata solo ed esclusivamente grazie alla volontà di pochi cittadini. Ed è qui che, dopo un tapis roulant immobile ed il degrado di un cantiere infinito, arriva un briciolo di speranza.

E finalmente torna il sorriso.

Cittadini laboriosi, simbolo di rinascita

Troviamo una signora, intenta a pulire l’area. Si chiama Angelina De Salvo, e contrariamente agli amministratori della nostra città, è attenta ad ogni singolo dettaglio. Lucida ogni minima mattonella come fosse quella di casa propria.

Per l’ennesima volta Angelina, insieme ad un operaio (pagato di tasca sua), cerca di ridare decoro al suo quartiere.

Purtroppo però l’instancabile lavoro della volontaria non basta ed il suo impegno, insieme a quello di altri numerosi residenti, non sarà sufficiente a recuperare l’area. In un recente post di Angelina De Salvo infatti leggiamo:

“La manutenzione da parte dell’amministrazione è inesistente. L’attenzione da parte della comunità nei confronti di un luogo dovrebbe farli vergognare del loro non esistere. Da marzo 2021, cioè da quando noi volontari abbiamo cominciato il recupero nessun lavoro di manutenzione da parte dell’amministrazione è stato fatto. Nonostante ciò noi cittadini volontari abbiamo recuperato tutta la scalinata e l’abbiamo liberata dallo sfacelo”.

Prima di lasciare via Giudecca tre altri dettagli ci colpiscono. I detriti numerosi nei pressi dell’ascensore, la storica “Tre fontane” da anni senza acqua e deturpata e infine l’epigrafe latina del 1500 vandalizzata ed imbrattata.

Lasciamo ora la via, con l’amaro in bocca.

Reggio, via Giudecca specchio della città

Se si vuole conoscere la città e la si vuole capire, un salto in via Giudecca dunque è d’obbligo. La storica strada è la sintesi di una città, amministrata male, anzi malissimo ormai da tempo.

Via Giudecca è dunque lo specchio di una città, incompleta, senza alcuna manutenzione e senza decoro. Ma un briciolo di speranza c’è. Ed è quello che arriva dagli stessi cittadini che non si lasciano abbattere dall’apatia e dalla inefficienza politica.

Ed è proprio nelle motivazioni e nell’impegno dei cittadini onesti e laboriosi che si nasconde forse la rinascita di Reggio Calabria.