Sentenza Tar su Piazza del Popolo: le reazioni della politica
Il Tar della Calabria ha accolto il ricorso dei commercianti contro la delibera della Giunta
14 Maggio 2025 - 17:27 | Comunicato Stampa

Il Tar della Calabria, sede di Reggio Calabria, ha accolto il ricorso dei commercianti contro la delibera della Giunta comunale che sospendeva l’attività del mercato di Piazza del Popolo fino al 30 giugno 2025. Di seguito la reazione della politica reggina alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale.
La maggioranza: “Continueremo a contrastare l’illegalità, il centrodestra locale difende il degrado”
“Le sentenze si applicano, non si interpretano, ma soprattutto non si dovrebbero strumentalizzare per ricavarne un becero tornaconto elettorale. La pronuncia del Tar, che ovviamente rispettiamo, non scalfisce di un millimetro la linea politica adottata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Falcomatà: era doveroso intervenire sulla situazione di illegalità diffusa che a Piazza del Popolo aveva preso il sopravvento e a cui la Giunta ha opportunamente messo fine. La delibera di giunta che, ribadiamo, non era sostitutiva dell’attività programmatoria del Consiglio comunale, ha prodotto il risultato politico di aver posto un argine a quel degrado che invece, evidentemente, tanto piace al centrodestra locale”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di maggioranza, che aggiungono:
“Tra non molto, dopo il vaglio delle Commissioni competenti, porteremo in Consiglio comunale la nostra proposta di riordino dei mercati cittadini e lì, come abbiamo sempre detto, daremo seguito all’indirizzo politico di contrasto all’abusivismo e di valorizzazione delle aree storiche della città con una regolamentazione seria delle attività mercatali, che contempli la tutela dei lavoratori e il rispetto delle regole. Comprendiamo che i consiglieri di centrodestra siano costretti a cavalcare una sentenza della giustizia amministrativa per dare un senso al nulla politico che quotidianamente producono, ma devono farsene una ragione: questa Amministrazione continuerà nell’opera di risanamento della città mantenendo i capisaldi del bene collettivo e della tutela della legalità”.
“Le garanzie e l’apertura al confronto nei confronti degli operatori regolari non sono mai mancate e continueranno ad essere nostra prerogativa. A tal proposito – aggiungono i gruppi di maggioranza – è corretto ricordare che gli operatori in possesso dei requisiti sono già stati dislocati in un’area adiacente alla piazza, individuata dall’Amministrazione e concordata con gli stessi commercianti regolari. Chi piuttosto parla a sproposito di ripristinare la precedente condizione si è in realtà schierato a difesa di quanti avevano reso Piazza del Popolo un ricettacolo di contraffazione e abusivismo, provocando in quell’area anche una costante situazione di emergenza igienico-sanitaria per arginare la quale il Comune era costretto a impiegare ingenti risorse della collettività. Rivendichiamo di aver messo un punto a quella situazione inaccettabile e di non esserci voltati dall’altra parte, come mai abbiamo fatto nel nostro agire quotidiano al servizio della collettività. Lo stesso approccio che continueremo a tenere nella discussione che è già in corso, e che riguarda il riordino dei mercati cittadini. In consiglio comunale – concludono – porremo una parola definitiva su una questione che riteniamo importantissima e che riguarda il futuro di piazza del Popolo e la sua definitiva sottrazione a quella condizione di degrado che per lungo tempo l’ha caratterizzata, con la restituzione al pubblico utilizzo, in un contesto decoroso, sicuro ed in linea con le aspettative dell’intera comunità reggina”.
Il sostegno di Fratelli d’Italia agli operatori regolari
L’ultima grave censura che si abbatte sull’“Armata Brancaleone” del centrosinistra reggino arriva addirittura dal TAR che, con una impietosa “sentenza di sospensione”, annulla la Delibera di Giunta con la quale è stata sospesa la storica attività del Mercato di Piazza del Popolo. La motivazione espressa dal TAR è a dir poco imbarazzante: la Giunta si è sostituita al Consiglio Comunale, l’unico consesso che ha la prerogativa di elaborare atti programmatori che incidano sulla vita e sul tessuto socio-economico cittadino. Ma, al di là della ormai nota impreparazione ed incapacità conclamata del circo di Falcomatà, vi è l’insopportabile arroganza con cui, questi improvvisati amministratori, hanno inteso imporre un provvedimento di tale portata senza avvertire la sensibilità di ascoltare le parti in causa, nonostante le accorate richieste di confronto.
Una chiusura ingiusta motivata da una legalità strumentale
Dietro questa incomprensibile decisione si cela, ancora una volta, la solita retorica della legalità, tanto cara, ma solo a fini propagandistici, alla sinistra: il mercato di Piazza del Popolo deve chiudere poiché luogo in cui non si rispettano le regole. Si scopre invece, grazie alla “sentenza” del TAR, che soltanto pochi operatori non rientravano nel quadro dispositivo che regolamenta l’esercizio dell’attività di ambulante. Una Amministrazione degna del ruolo e del mandato popolare, avrebbe inciso sui pochi irregolari invece, l’incapacità della Giunta ha colpito tutti, indistintamente, anche quelli che le regole le hanno sempre rispettate e i cittadini che non hanno potuto usufruire del Mercato.
Fratelli d’Italia, sempre vicino agli operatori della nostra Città incomprensibilmente trattati come malfattori, ne ha ascoltato le istanze esprimendo sostegno alle legittime rivendicazioni. Esprimiamo quindi soddisfazione per questo risultato, pur sapendo che la vicenda non avrebbe potuto avere altro esito se non quello finalmente sancito dal TAR. Adesso attendiamo che vengano restituite dignità e giustizia agli operatori mercatali regolari, al cui fianco continueremo a schierarci per vigilare che vengano realmente rispettate le “regole”.
Non vi è una sola iniziativa di questa sgangherata Amministrazione che non si sia conclusa con un fallimento. Suggeriamo al Sindaco Falcomatà, quindi, di dare continuità alla cosa che meglio gli riesce: emulare e portare a compimento le idee e i progetti altrui, frutto di classi dirigenti degne di rappresentare il Popolo reggino.
Isidoro Alampi – Fratelli d’Italia
Coordinamento città Metropolitana di Reggio Calabria
Angela Martino (Sinistra Italiana AVS): “Ora serve una visione condivisa per il rilancio”
A seguito della sentenza del TAR che ha dichiarato illegittima la delibera della Giunta comunale di sospensione dell’attività mercatale a Piazza del Popolo, l’auspicio è che l’amministrazione comunale compia una riflessione sulle sorti del mercato storico di Reggio Calabria. Piazza del Popolo può essere un luogo polifunzionale e può esserlo in ragione della sua storia e della sua vocazione, da 70 anni saldatura fra il centro cittadino e le sue periferie: mercato di mattina, spazio aperto ad iniziative o semplicemente luogo di incontro di pomeriggio, palcoscenico di eventi la sera. La sentenza non pone semplicemente una questione di competenza sull’organismo che ha adottato la scelta di sospendere l’unico mercato quotidiano della città, ossia la Giunta e non invece il competente Consiglio comunale, errore che purtroppo è costato tempo e denaro agli ambulanti di Piazza del Popolo.
I giudici amministrativi hanno infatti evidenziato come possa essere istituito il servizio di spunta, che consente l’occupazione giornaliera dei posteggi da parte di soggetti già ad oggi abilitati, quindi assolutamente non abusivi. Tale misura (che era stata inserita dalla sottoscritta nel Documento Unico di Programmazione dell’Ente) ha chiaramente dei costi legati al sistema di controllo della spunta; costi che a Piano di Rientro vigente purtroppo non era stato possibile affrontare, ma che oggi il Comune potrà certamente sostenere per garantire il diritto al lavoro ai soggetti titolari di autorizzazione di tipo “B” o muniti di SCIA. Sul piano dei controlli, le ultime assunzioni nel Corpo di Polizia Locale possono agevolare un’immediata implementazione delle risorse umane della sezione annonaria, indispensabile per garantire il diritto al lavoro degli ambulanti regolari e il decoro del mercato nel suo complesso.
Il sacrosanto diritto al lavoro dei mercatali, la legalità e la sicurezza, il decoro urbano e lo sviluppo economico, nonché il rispetto per la storia dei luoghi, possono coesistere e dovranno coesistere nella direzione che l’amministrazione comunale sceglierà di perseguire. Imprescindibile stavolta, però, dovrà essere agevolare l’ascolto di quanti e il dialogo con quanti quella piazza la vivono da tempo e sono in grado di renderla viva e bella, assieme alle categorie datoriali e alle parti sociali in grado di fornire un apporto decisivo per fare ripartire lo storico Mercato di Piazza del Popolo, anche in chiave contemporanea.
Angela Martino
Segreteria Metropolitana SINISTRA ITALIANA AVS