Tilde Minasi spacca la Lega, Salvini al bivio: sceglie Reggio o Vibo ?

Oggi riunione infuocata della Lega a Roma. In bilico i destini di molti, Salvini chiamato a decidere. Minasi spera in un 'nuovo miracolo'...

La clessidra si è svuotata. La Lega vive giorni importanti e delicati, anche (ma non solo) per la vicenda che vede Tilde Minasi ricoprire un doppio incarico, da assessore regionale e da senatrice. Il partito di Salvini infatti è chiamato a riformarsi, rigenerarsi, provare a dare vita e impulso a una ‘second life’ dopo i trambusti dei mesi scorsi.

Il risultato deludente alle scorse regionali calabresi, il mancato ticket promesso con l’accoppiata Occhiuto-Spirlì fermatasi ad un’idea rimasta nel cassetto, le diatribe e le frizioni interne da gestire. Un lavoro intenso attende il ‘Capitano’, chiamato a scelte importanti su due direttrici: da una parte gli incarichi istituzionali e di partito sul territorio, dall’altra la vicenda Minasi con uno dei due seggi che dovrà presto essere lasciato dall’attuale senatrice e assessore.

Lunedi scorso si è tenuta una prima riunione a Catanzaro, alla presenza del commissario regionale Saccomanno, i consiglieri regionali della Lega e i vertici territoriali del Carroccio. L’argomento Minasi è stato affrontato ma non risolto, uno step importante invece arriverà oggi con il nuovo appuntamento, stavolta fissato a Roma e alla presenza di Salvini.

Il leader della Lega sarebbe tentato di decidere in fretta, ma considera la pazienza saggia compagna di viaggio in questa occasione. Salvini per potrebbe prendersi del tempo al termine della riunione prevista per oggi alle 14.30, dedicarsi a riflessioni approfondite ed evitare errori di valutazione.

Il crollo nei consensi (ben 35 mila i voti persi tra la tornata regionale che ha visto l’elezione di Jole Santelli e quella che ha premiato Roberto Occhiuto) è una diretta conseguenza di una classe dirigente che non brilla, fatica ad emergere e a portare risultati concreti. I brillanti risultati ottenuti alle urne regionali da Pino Gelardi (primo nel collegio reggino) e Simona Loizzo hanno evitato una Caporetto.

Accuse rivolte anche (ma non solo) a Tilde Minasi, vista come accentratrice e poco organica alla Lega secondo diversi esponenti territoriali. ‘E’ un corpo estraneo, pensa solo a sè stessa e la vicenda del Senato lo dimostra‘, riferiscono fonti vicine al Carroccio. Poco il feeling con i colleghi della Lega, discorso simile all’interno della giunta, all’interno della quale Minasi è stata inserita dal Governatore Occhiuto nonostante avesse mancato alle urne la rielezione, arrivando terza nel collegio reggino.

Mancata concretezza da un lato, discutibile rapporto tra i meriti conquistati sul campo e gli incarichi ricevuti: questi i rimproveri che vengono fatti a Tilde Minasi e che causano disagio all’interno della Lega in Calabria, con Salvini chiamato a sbrogliare la matassa. C’è infatti chi assicura che un ulteriore sgarbo, ovvero il nuovo ‘trasloco’ di De Angelis da Fratelli d’Italia alla Lega con in dono il seggio in Senato che gli lascerebbe proprio Tilde Minasi, non sarebbe digerito.

Reggio Calabria perderebbe così in Senato un rappresentante a favore di un’altra provincia calabrese, senza considerare che i continui andirivieni di De Angelis tra i due partiti sono tutt’altro che condivisi da chi rappresenta la Lega con maggiore fedeltà sul territorio. Non ci sono soltanto motivazioni politiche o territoriali a stoppare il trasloco premio di De Angelis, ma anche squisitamente numeriche a reggere la tesi di buona parte della Lega in Calabria. Alle elezioni regionali del 2020 infatti l’esponente di Fratelli d’Italia ha ottenuto appena 670 voti, arrivando penultimo nella Sezione Centro per quanto concerne il partito di Giorgia Meloni.

“Come può rappresentarci in Senato? Peraltro prendendo un seggio destinato a Reggio? Politici che salgono sul nostro carro solo perchè in cerca di seggi o incarichi, e sono pronti ad abbandonarci quando gli conviene. Così la nostra identità va a farsi benedire e i deludenti risultati elettorali sono soltanto una conseguenza di tutto questo’, sospirano amaramente fonti interne alla Lega.

Nel marasma generale, a fare da equilibratore c’è il Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, tra i pochi che prova a raccordare le varie anime del Carroccio in Calabria. Da discutere, nella riunione di oggi, anche la posizione del commissario regionale Saccomanno e il futuro politico dell’ex presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì.

Il primo è tutt’altro che intoccabile e (secondo alcuni) potrebbe essere sostituito proprio da Spirlì, secondo altri però tra i principali responsabili del crollo di consensi della Lega in Calabria, nonostante il partito di Salvini si trovasse dopo la prematura scomparsa di Jole Santelli a governare la regione.

Anche per Spirlì, ma sembra essere una linea comune nella Lega in Calabria, i rapporti e la stima con Tilde Minasi sono ai minimi termini. L’attuale senatore e assessore però sembra godere di una buona stella, e anche stavolta potrebbe uscirne vittoriosa. A scapito delle previsioni e di quanti sostengono che la politica, solitamente, non sorprende mai e si ripete perpetua, uguale a sè stessa…