Calabria, l'appello dei tirocinanti: "Regione incapace, basta false aspettative"

"Le problematiche che riguardano il precariato continuano a passare nell'indifferenza più generale". L'appello dei tirocinanti della Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimento Tirocinanti Calabria. Di seguito il testo integrale.

LA NOTA

“Il prossimo 26 gennaio sarà eletto il nuovo governatore della regione Calabria. Ma le problematiche che riguardano il precariato continuano a passare nell’indifferenza più generale, soprattutto se si parla di una nuova categoria di precari: i tirocinanti. Si tratta di uomini e donne, di madri e di padri di famiglia, di ex percettori mobilità in deroga e di comuni disoccupati, uniti tutti da un filo comune, cioè di precari a tutti gli effetti impiegati in progetti formativi presso Enti Pubblici, Miur, Giustizia, Mibact. Il governo centrale (prima giallo-verde e ora quello giallo-rosso) finora si è mostrato indifferente e per nulla sensibile nel risolvere la problematica in questione.

A ciò va aggiunto che l’attuale governatore regionale è stato palesemente incapace nell’interloquire con (l’attuale e precedente) governo centrale. Bisogna aggiungere che l’indennità riconosciuta ad un tirocinante è pari a 500 € e senza alcun trattamento previdenziale e soprattutto contributivo. La maggior parte dei tirocinanti, qui in Calabria, sono persone già adeguatamente formate per la mansione che vanno a svolgere (di proroga in proroga) e quindi si tratta di persone annosamente qualificate, che sopperiscono alla ormai sempre cronica carenza di personale in seguito ai più che recenti e futuri pensionamenti presso Enti Pubblici, Miur,Giustizia, Mibact. Qual’è il motivo di tale avversione verso i tirocinanti calabresi? Siamo sicuri dell’impossibilità di risolvere tale problematica e di dare garanzie concrete per un futuro più roseo? C’è un detto che dice: Volere è potere, tutto il resto sono scuse! Di recente più che lieto è stato il destino di Lsu/Lpu con l’approvazione di un maxiemendamento per la loro stabilizzazione. E per la nuova categoria di precari cioè i tirocinanti calabresi, come sarà il loro futuro?”.