Un anno dalla tragedia di Cutro. Il presidente Mancuso: "Affrontare insieme il fenomeno migranti"

"Una pagina tra le più drammatiche dei migranti morti nel Mediterraneo. Ammirevoli alcuni eroi calabresi", afferma il presidente del consiglio regionale

“Il naufragio di Cutro, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio dello scorso anno, resta impresso per sempre e indelebilmente nella memoria collettiva. Una pagina tra le più drammatiche dei migranti morti nel Mediterraneo, la cui doverosa commemorazione deve spingere l’Europa e gli Stati aderenti a un impegno di solidarietà internazionale non astratto e saltuario, ma determinato, incessante e concreto”.

Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, oggi a Crotone e Cutro, che aggiunge: “E’ stata una tragedia immane, con 94 morti tra cui 35 minori, a cui la Calabria si è accostata con un forte slancio umanitario e lo straordinario apporto di centinaia di volontari e gente comune, associazioni, organizzazioni e vari corpi di polizia, dimostrando al mondo intero una solidarietà incondizionata, fattiva e generosa.

Ammirevoli, per esempio, tra i vari ‘eroi silenziosi’, la signora Nicolina Parisi, la quale, per avere offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le vittime del naufragio, è stata premiata dal presidente Mattarella con l’onorificenza al Merito della Repubblica. E il brigadiere Gianrocco Tievoli e il carabiniere Gioacchino Fazio, entrambi premiati con l’encomio solenne dal generale di Corpo d’armata Giovanni Truglio, essendo stati tra i primi soccorritori che non hanno esitato a tuffarsi nel mare in tempesta.

Simboli di una Calabria dal cuore grande e fraterno, inoltre, il pescatore Vincenzo Luciano, uno dei primi ad arrivare sulla spiaggia di Steccato di Cutro per trarre in salvo i sopravvissuti, e l’autista soccorritore del ‘118’ Francesco Greco che ha vissuto con un accorato senso di coinvolgimento i primi momenti dello sbarco”.

Conclude il presidente Mancuso: “Dinanzi a sciagure umanitarie come quella di Cutro, è auspicabile che la politica e le Istituzioni di ogni livello trovino il modo di allontanare divisioni e polemiche, per affrontare insieme e unitariamente il complesso ed epocale fenomeno dei migranti con tutte le sue implicazioni”.