Dante Alighieri, Lamberti ai due sindaci f.f.: 'Imbarazzante tentativo di mescolare la vicenda con la Reggina'

Il messaggio della vice presidente della Giunta Regionale Princi: "Dobbiamo fermare questo attentato"

“La lettera scarlatta? No, un dettato di infima qualità.

La strada verso la fusione della Dante Alighieri con l’Ateneo pubblico reggino è un percorso che ha richiesto e richiede impegno e competenza progettuale. È la via per assicurare un futuro solido e prestigioso alla nostra Università per stranieri, un’istituzione che ha mostrato negli anni una grande vitalità e un forte radicamento sul territorio, diventando approdo per molte studentesse e studenti italiani e stranieri che hanno perseguito i propri sogni di costruirsi una carriera al servizio della collettività, studiando in corsi di laurea orientati a formare professionalità centrali nella gestione delle sfide della società interculturale presente e futura”.

Lo ha detto il dott. Lamberti Castronuovo a proposito della vicenda che ha interessato l’Ateneo reggino e la lettera dei due sindaci facenti funzioni.

“Chi si è laureato e si laureerà nei prossimi mesi, con impegno, entusiasmo e sacrifici, merita un diploma di laurea che abbia il prestigio dell’Ateneo che ha scelto di frequentare, se possibile aumentato dall’ingresso nell’alveo di una grande Università pubblica, quale è la Mediterranea. La fusione fra la Dante Alighieri e la Mediterranea è infatti un evento di potenziamento dell’offerta formativa per tutti i giovani del territorio, una rinnovata opportunità di crescita culturale per la città stessa, nonché una strada di sviluppo seria e “di tutti”. Un percorso fortemente desiderato da tutto il corpo docente e amministrativo e, soprattutto, da tutta la comunità studentesca.

Due sindaci, due soggetti istituzionali, che per definizione dovrebbero favorire e auspicare la strada del rafforzamento della compagine accademica pubblica reggina, si fanno inspiegabilmente paladini dell’ingresso dei privati, prefigurando una “necessità non necessaria”, senza considerare l’impegno, già in atto, delle massime istituzioni pubbliche nazionali e locali, nonché dello stesso rettore dell’Università Mediterranea, verso la fusione. Impegno che viene da lontano, anche dai tempi della sindacatura Scopelliti , che – con determinazione priva di scopi – non fa mancare il suo apporto, anche adesso, per far rimanere l’Ateneo patrimonio della Comunità reggina.

Credo si possa definire imbarazzante anche solo l’ipotesi di mescolare il destino dell’Università, e di chi con questa collabora, con le sorti della squadra di calcio, dell’aeroporto o di qualsiasi altra questione che nulla ha a che fare con l’importanza di un’istituzione votata alla cultura e alla formazione. Perché questo è ciò che emerge dalla concatenazione degli eventi: l’Università, e la storia e il futuro di studenti, laureandi, ricercatori, professori, personale amministrativo, tutti insieme ridotti a merce di scambio.

Chi ha scritto la lettera, che auspica l’acquisizione privata della Dante, va richiamato alle proprie responsabilità istituzionali: i sindaci sono gli stessi, infatti, che hanno votato nel cda dell’Ateneo per stranieri, pochi mesi fa, per un percorso di convergenza con la Mediterranea, e per quello dovrebbero spendersi politicamente, e non utilizzare l’università come una dote per chi si porterà a casa la squadra di calcio.

Posizioni inspiegabili, gravemente contrarie all’interesse pubblico e, soprattutto, sbandierate al di fuori degli stessi organi istituzionali di cui fanno parte. Ciascuno tiri le somme.

Una analisi complessiva va fatta ma, non v’è dubbio, che oggi si spiegano tanti atteggiamenti, messaggi trasversali, minacce e soprattutto espedienti che hanno cercato di bloccare sul nascere, scoraggiare, iniziative pulite e trasparenti che hanno trovato opposizione, con una pletora di yes men, leoni da tastiera, con invenzioni, improperi e addirittura offese,al solo scopo di far desistere le persone perbene, onde non compromettere un insulso accordo sotterraneo, sostenuto da chi? Dai Sindaci ff? Certo, ma dietro di loro? Chi c’è?

Intanto, registriamo con soddisfazione l’insorgere della comunità reggina, dei giornalisti seri e della politica non sottomessa. Il messaggio mattutino del V. presidente della Giunta Regionale, prof. ssa Princi, ci rassicura:

“Dobbiamo fermare questo attentato!”.

E lo faremo, aggiungo io, con umiltà ma altrettanta fermezza”.