Reggina, Dante Alighieri e la lettera dei sindaci f.f.: il retroscena che spiega tutto

Poche ore e si saprà chi si sarà aggiudicato il bando, ultimo capitolo di una delle estati più folli e tristi nell'ultracentenaria storia della Reggina

E’ stata una lunghissima giornata quella che ha accompagnato la scadenza dei termini per le manifestazione di interesse relative alla Reggina, durata molto più delle normali 24 ore. Già dalle prime ore della mattina, in città iniziavano a serpeggiare rumors insistenti. Voci che portavano dritto all’Università Dante Alighieri, l’ateneo che vive ormai da un anno tribolazioni di tipo economico e di incertezze legate al futuro.

Quale potrebbe il legame, all’apparenza inesistente, tra le trattative legate alla Reggina e il destino dell’ateneo reggino. Il motivo è presto detto. Già nei mesi di febbraio e marzo, sulle pagine di CityNow riportavamo delle offerte di acquisizione della Dante Alighieri da parte di eCampus prima e Unicusano poi.

Trattative importanti e dalle potenzialità oggettive naufragate in acque piuttosto putride, per la complicità di personaggi discutibili che hanno preferito prolungare l’agonia della Dante Alighieri e salvare la propria poltrona piuttosto che rilanciare l’ateneo reggino. Dopo diversi mesi, i personaggi sono ancora lì, seduti comodi, e la Dante continua a boccheggiare in uno stato quasi vegetativo.

E’ il segreto di Pulcinella come Bandecchi sia il proprietario di Unicusano, università telematica che nei mesi scorsi ha provato a mettere le mani sulla Dante Alighieri, e che ora è tornato all’attacco facendo il ‘giro largo’, ovvero presentando una manifestazione di interesse per la Reggina.

Due gli elementi che permettono di avere un quadro definito e dettagliato rispetto ad un intrigo che rischia di sporcare l’immagine, la storia e il blasone della Reggina. Il primo è relativo alle parole dello stesso Bandecchi, subito dopo che il gong ha sancito lo stop per la presentazione delle manifestazioni di interesse.

“Ho letto che sono arrivate altre due domande per acquisire il titolo in serie D della Reggina. Questa cosa mi rende estremamente felice. Devo dire che sospettavamo che nessuno si sarebbe presentato per questo lo abbiamo fatto noi, spero a questo punto che non sia l’Università Cusano la prima in questa valutazione.

Anche perchè noi accompagneremo la Reggina fino alla serie C, quindi credo che gli altri abbiano ambizioni più ampie. Spero che il sindaco si senta di scegliere chi ha più ambizioni, ricordando che noi accompagneremo la Reggina solo fino alla serie C, quindi deve darla a chi ha ambizioni più nel tempo”.

Parole che, secondo indiscrezioni, avrebbero fatto tutt’altro che piacere al sindaco f.f. Brunetti, soprattutto per il riferimento al solo anno di gestione prima di passare nuovamente la mano. Le dichiarazioni di Bandecchi, ad un’analisi più accurata, sembrano celare una sorta di scenario immaginato e quasi precostituito. Una corsa in solitaria, trionfale, verso l’acquisizione del club amaranto, con la speranza al contempo di avere una ‘corsia preferenziale’ verso il primo oggetto dei desideri, ovvero la Dante Alighieri.

A conforto di questa tesi, c’è una lettera inviata nei giorni scorsi dai due sindaci f.f., missiva indirizzata al Ministro dell’Università Anna Maria Bernini, alla vice presidente della Regione Calabria Giusi Princi, al Presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana e al Presidente dell’Università Dante Alighieri Pietro Aloi.

Prima di passare al contenuto della lettera, c’è da registrare tra i destinatari l’assenza dell’Università Mediterranea, ateneo che in questi mesi ha lavorato ad un progetto di federazione con la Dante Alighieri. Assenza che, secondo quanto raccolto, avrebbe fatto infuriare il Rettore Giuseppe Zimbalatti, sentitosi beffato dai due sindaci f.f. Brunetti e Versace una volta conosciuto il contenuto della lettera.

Nella missiva infatti, dopo una prima parte dedicata a questioni tecnico-amministrative (e un passaggio sui mancati compensi\master erogati dalla Metro City verso la Dante Alighieri, argomento già trattato su queste pagine) si arriva al nocciolo della questione, che fa intuire le motivazioni alla base della volontà da parte dei due sindaci f.f. di scrivere la lettera e soprattutto ne giustifica le tempistiche, quantomeno singolari rispetto ai giorni convulsi e frenetici che vive la Reggina.

“Tanto premesso e tenuto conto che la presenza di studenti stranieri già prima della esplosione della pandemia da Corona Virus, si era fortemente contratta, si osserva che la Università Dante Alighieri non può sopravvivere e funzionare con gli esigui contributi economici, diretti o indiretti, degli Enti Pubblici soci e che la federazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria potrà avvenire solo se sarà garantito un cospicuo supporto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e, pertanto, appare chiaro che l’Università per Stranieri dovrà, una volta chiarita definitivamente chi sono i soci che hanno diritto a sedere in seno ai due C.d.A. e a deciderne le sorti, allacciare o riallacciare i rapporti con i soggetti che siano in grado di garantire l’incoming di studenti stranieri che vogliano imparare e approfondire la lingua e cultura italiana e acquisire le relative legittime certificazioni.

Solo a corollario di una consolidata attività di tale natura si potrà immaginare di fare nuovamente funzionare l’Ateneo. Diversamente, l’unica ancora di salvezza è l’ingresso nella compagine sociale di un solido soggetto economico del mondo universitario privato che inietti risorse nuove che garantirebbe, non solo il mantenimento dei corsi già esistenti, ma anche la nascita di altri che ne assicurino lo sviluppo, non mutandone, però, la sede e la natura“.

Rimanendo in ambito calcistico, l’assist dei due sindaci f.f. è prontamente servito. Assist che peraltro (seppur indirizzato a Bandecchi) potrebbe essere raccolto e tramutato in gol anche da parte di un altro gruppo che ha presentato la domanda di acquisizione, ovvero La Fenice Amaranto, gruppo che presenta imprenditori impegnati nello stesso settore del sindaco di Terni, ovvero la formazione universitaria.

Bandecchi però, una volta chiusi i termini per la manifestazione di interesse e saputo di un concorrente proveniente dallo stesso settore, rilascerà le dichiarazioni sorprendenti, con la richiesta-provocazione al sindaco Brunetti di non essere il prescelto per guidare il futuro della Reggina.

Per il gruppo ‘La Fenice Amaranto‘ sta spingendo in modo del tutto legittimo il consigliere comunale di maggioranza Gianluca Califano, legato da una parentela con uno degli imprenditori coinvolti. Per lo stesso gruppo sembrerebbe tifare (nelle vesti di semplice tifoso ed osservatore esterno) anche il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà. Secondo quanto raccolto, un nuovo incontro si terrà questa mattina tra il sindaco Brunetti e il pool di esperti, prima della scelta definitiva.

Poche ore e si saprà chi si sarà aggiudicato il bando, ultimo capitolo di una delle estati più folli e tristi nell’ultracentenaria storia della Reggina.

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