Covid a Reggio, l'altra sfida del vaccino passa anche dal GOM e dai suoi 'congelatori'

Gli uffici del Grande Ospedale Metropolitano sono al lavoro per affrontare la nuova sfida del vaccino. L'ing. Fantozzi ci spiega come

L’altra sfida che anche Reggio Calabria si prepara ad affrontare è quella del vaccino contro il Covid.

Prima ancora della diffusione e della sua distribuzione ci sarà il problema della ‘conservazione‘. Alcuni ospedali si stanno già attrezzando, anche se la gestione dell’emergenza verrà affrontata direttamente dalla Protezione Civile. L’ospedale di Catanzaro sarà il riferimento per la Calabria Centrale mentre il Grande Ospedale Metropolitano servirà l’intera provincia reggina. E così, mentre il Pugliese Ciaccio e il Mater Domini stanno avviando le procedure per l’acquisto di ultra-congelatori da 700-800 litri ciascuno, anche il GOM si prepara a garantire lo stoccaggio e la conservazione dei vaccini a -80°.

VACCINO: GOM AL LAVORO PER GARANTIRE LA CONSERVAZIONE

Dopo la richiesta del delegato soggetto attuatore Antonio Belcastro ai vari ospedali calabresi circa il possesso di eventuali congelatori adatti a garantire la conservazione del vaccino, il Grande Ospedale Metropolitano ha già comunicato l’esistenza in struttura di un congelatore.

“Abbiamo risposto alla richiesta di censimento da parte della Protezione Civile – spiega il commissario straordinario del GOM ing. Iole Fantozzi – Al momento ci hanno chiesto solo il censimento del materiale esistente. Adesso aspettiamo di capire come muoverci e attendiamo ulteriori comunicazioni perchè, lo ricordiamo, dobbiamo essere sempre autorizzati in ogni cosa che facciamo”.

IL GOM DA’ L’OK PER UN CONGELATORE

L’ipercongelatore che il GOM utilizzerà per la conservazione del vaccino è stato già liberato ed è uno di quelli  della banca del cordone.

“Abbiamo ricavato uno spazio che potrà contenere 120 dosi ma ancora dobbiamo fare una riunione operativa per capire la disponibilità delle aziende. Ci atteniamo alle direttive di Domenico Arcuri e della Protezione Civile. Stiamo anche valutando se la Mediterranea può dotarci di alcuni strumenti e stiamo verificando la disponibilità dell’Università. Abbiamo diversi congelatori in possesso ma sono occupati con materiale biologico. Per adesso abbiamo ricavato spazio unendo materiale biologico compatibile”.

I tempi del vaccino si fanno sempre più stringenti, considerato che Pfizer dovrebbe consegnare 3,4 milioni di vaccini in Italia a fine gennaio. Le aziende ospedaliere, tra cui anche l’ospedale ‘Bianchi-Melacrino-Morelli‘, dovranno dunque considerare le modalità di conservazione per garantire ai cittadini un sistema ben rodato e vincere così una nuova sfida.