Vicenda Castore, Iatì: 'Dall'amministrazione 8 anni di promesse e passerelle'

"La città non ricorda un solo atto concreto da parte del sindaco sospeso prima e del sindaco ff dopo", le parole dell'ex consigliere comunale

“Sono trascorsi quasi due anni dall’inizio di questa consiliatura, iniziata e proseguita nel solco della precedente. Sono trascorsi più di otto anni da quando questo centrosinistra DISamministra la nostra città. Otto anni di promesse, proclami e passerelle. La città non ricorda un solo atto concreto da parte del sindaco sospeso prima e del sindaco ff dopo.

Alla ribalta oggi è una problematica annosa relativa alla difficile situazione della società in house Castore e dei suoi dipendenti che sono costretti a manifestare per il ritardo, oserei dire, patologico nella corresponsione della retribuzione mensile. Un diritto negato!

A nulla servono le parole di rassicurazione del sindaco ff che, con con le solite promesse blandisce i lavoratori di Castore illudendoli di essere al centro del progetto di crescita dell’amministrazione. A nulla servono questi vuoti proclami perché sono destinati a rimanere tali e nulla più”.

Filomena Iatì, consigliere comunale durante il periodo di sospensione di Angela Marcianò, interviene sulla vicenda Castore, sottolineando a suo parere il malgoverno dell’amministrazione comunale reggina.

“Avere pagato gli stipendi in forte ritardo ed impegnarsi per una maggiore puntualità nei confronti della società non risolve alcun problema ed anzi, mette in evidenza tutte le enormi difficoltà legate alla reale e mai provata tenuta della società in house, nonostante l’ingresso della Città Metropolitana nella compagine societaria.

Durante il mio mandato, oltre ad avere informato le autorità competenti, ho più volte reiterato sia ai settori comunali vigilanti che alla stessa Castore accessi agli atti volti ad ottenere documentazione che potesse illustrare la reale situazione della società in house e  la sostenibilità delle assunzioni a tempo determinato e indeterminato avvenute nel tempo in relazione al piano industriale.

Piano industriale in cui dovrebbero essere illustrate in termini quantitativi e qualitativi le azioni del management relative alle strategie competitive dell’azienda, le azioni che devono essere realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici con una valutazione dei risultati conseguiti annualmente nei settori affidati.

Ho anche chiesto di conoscere tutti gli affidamenti effettuati da Castore in subappalto alle ditte esterne, in esecuzione di lavori affidati dal Comune, ritenendo tale aspetto (ossia il ricorso reiterato al subappalto sopratutto per i lavori del rifacimento del manto stradale) sintomo di una carente capacità tecnica ed imprenditoriale della società in house!

Le richieste sono entrate nel vortice del “rimpallo” tra amministrazione e società in house con invito a voler consultare il sito della società per trovare risposta alle mie richieste! L’ho fatto, ma purtroppo la trasparenza amministrativa, nonostante l’indirizzo dell’ANAC sull’applicazione alle società in house della normativa “pubblica”, è deficitaria al pari di quella del Comune.

È dunque doveroso ribadire, ancora una volta, ai lavoratori ed alle famiglie reggine che questa amministrazione continuando a peccare di mancanza di trasparenza, mancanza di visione e soprattutto mancanza di programmazione difficilmente riuscirà a risolvere le loro problematiche lavorative e retributive, a causa della situazione deficitaria in cui languono le finanze comunali, nonostante, come da me più volte ricordato ed oggi rilevato anche da qualche consigliere comunale, gli ingenti finanziamenti statali di chi ha beneficiato il Comune di Reggio Calabria.

Ed allora non resta altro a questa amministrazione ed ai suoi rappresentanti che dichiarare con umiltà il fallimento della loro azione politica, “PER AMORE DELLA CITTÀ””, conclude Iatì.