A Palazzo San Giorgio si è tenuta una conferenza stampa in cui la minoranza ha denunciato la gestione delle risorse destinate alle festività natalizie da parte del Comune di Reggio Calabria. I consiglieri Armando Neri e Federico Milia hanno espresso critiche riguardo ai fondi stanziati per il Natale, giudicando la spesa di circa un milione di euro come “un’esagerazione e uno schiaffo alla povertà”. Secondo i consiglieri, il bilancio del Comune sarebbe stato gestito in modo inopportuno, sollevando preoccupazioni sulla trasparenza e la logica di questa scelta.

Le criticità sollevate dai consiglieri

Armando Neri ha messo in evidenza come la cifra stanziata sia ritenuta spropositata rispetto alle reali necessità e al bilancio comunale. Ha sottolineato come già l’anno scorso la cifra spesa per il Natale fosse notevolmente inferiore, pari a circa 40.000 euro, rispetto al milione di quest’anno. La mancanza di una gara pubblica per assegnare i fondi e la frammentazione degli affidamenti per evitare la soglia comunitaria hanno suscitato ulteriori dubbi.

Accuse di mancanza di trasparenza

Federico Milia ha dichiarato che la somma è stata suddivisa in blocchi inferiori a 140.000 euro, consentendo di evitare le gare d’appalto e procedere con affidamenti diretti. Milia ha inoltre ricordato come l’operato di enti come Svi.Pro.Re, che in passato si erano occupati delle attività natalizie, non sia stato politicamente contestato dall’amministrazione. I consiglieri lamentano una mancanza di rendicontazione trasparente e una sovrapposizione di fondi, come quelli destinati alla cultura, utilizzati per finanziare eventi come il festival Cilea o le celebrazioni di Ferragosto.

La reazione della cittadinanza e prospettive future

La denuncia della minoranza ha sollevato il dibattito tra i cittadini, con reazioni contrastanti. Secondo Neri e Milia, la gestione delle risorse dimostra un approccio incoerente e poco responsabile da parte dell’amministrazione. Il messaggio finale dei consiglieri è un appello alla trasparenza e alla responsabilità nella gestione dei fondi pubblici, invitando a privilegiare interventi strutturali e duraturi per la città.